“Da quando il governo ha deciso di aprire il CPR di Gjader anche ai migranti già destinatari in Italia di un provvedimento di espulsione sono giunte alcune sentenze, dal sapore ancora una volta ideologico, che fino ad oggi hanno avuto l’effetto di rimettere a piede libero ben 14 soggetti pericolosi trattenuti nel centro in Albania in attesa di rimpatrio. È bastato che questi signori presentassero una domanda d’asilo perché si trasformassero in rifugiati da tutelare, ignorando sia il fatto che la loro richiesta fosse stata dichiarata manifestamente infondata – e cosa dice la legge italiana in merito a questa fattispecie- sia il loro curriculum criminale. È bene ricordare, infatti, che stiamo parlando di soggetti con condanne penali per reati gravissimi: furti, rapine, tentati omicidi, violenze sessuali, pedopornografia. Evidentemente per imporre la propria ideologia politica qualcuno è disposto a passare sopra alla sicurezza degli italiani. Noi no, e infatti a breve con la conversione in legge del decreto Albania ricorderemo ciò che il nostro ordinamento già prevede e cioè che chi presenta una richiesta di protezione solo al fine di evitare il rimpatrio non può essere rimesso in libertà. Gli italiani ci chiedono più sicurezza e stop all’immigrazione irregolare: noi andremo avanti nonostante il comportamento irresponsabile di chi vorrebbe imporre la propria visione immigrazionista”.
Lo dichiara il deputato Sara Kelany, responsabile nazionale del dipartimento Immigrazione di Fratelli d’Italia.