Oggi a Sofia le dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron sugli immigrati bulgari hanno suscistato dure reazioni.
Il ministro degli Esteri bulgaro, Ekaterina Zaharieva, ha chiesto all’ambasciatore bulgaro a Parigi, Anghel Cholakov, di presentare una nota di protesta al ministero degli Esteri francese, mentre l’ambasciatrice francese in Bulgaria, Florence Robin, e’ stata convocata per lunedi’ prossimo al ministero degli Esteri di Sofia per dare spiegazioni.
L’incidente è stato originato da una dichiarazione in cui Macron afferma di preferire gli immigranti legali dall’Africa a quelli illegali bulgari e ucraini. “Preferisco i migranti legali dalla Guinea e dalla Costa d’Avorio alle filiere d’immigrazione illegali ucraine o bulgare”, ha infatti detto il presidente francese in un’intervista al settimanale Valeurs actuelles.
Cosìi l ministro Zaharieva ha detto che Macron dovrebbe spiegare cosa intende per filiere bulgare e di quali fatti dispone in merito. Il ministro della Difesa bulgaro, Krassimir Karakachanov, ha commentato il caso su Facebook definendolo “una nuova manifestazione di arroganza e presunzione politica, dimostrata da uno degli attuali leader dell’ex Triplice intesa”. “Tale comportamento dimostra che gli errori storici non sono stati appresi dalla cosiddetta e’lite politica europea”, ha aggiunto Karakachanov.
Forse la spiegazione di queste affermazioni nasconde però qualcosa di più profondo e preoccupante. Chi ha una visione mondialista reputa le identità un nemico da combattere, per questo sostiene l’immigrazione di massa, per destrutturare gli Stati nazionali. Per fare questo però serve una immigrazione composta da popoli non europei, possibilmente non cristiani. Una “immigrazione compatibile”, come quella di cui parla Fratelli d’Italia, composta da europei, oriundi e sud americani, non è funzionale al progetto mondialista di distruzione delle identità nazionali. Ecco forse perché Macron ci tiene a dichiarare che preferisce gli immigrati africani agli europei come i bulgari e gli ucraini.