Un’altra tragedia nel Mediterraneo, forse la più grave mai verificatasi, costringe l’Europa a guardare in faccia la realtà e, finalmente, ad allinearsi con la posizione che il governo italiano e Giorgia Meloni continuano a portare avanti ad ogni livello istituzionale. Per salvare più vite possibile, per impedire che il mare diventi la tomba di chi, spesso ingannato, affronta un viaggio rischiosissimo, bisogna combattere prima di ogni cosa i trafficanti di vite umane. Di fronte ad assassini senza scrupoli che continuano ad arricchirsi sulla pelle di chi soffre, l’Europa non può rimanere a guardare ma deve agire in maniera comunitaria. Come ha sempre ripetuto il nostro premier, questo non è un problema solo italiano e limitare la questione al tema degli spostamenti secondari, tutelando quindi solo i Paesi che non sono primo approdo, non risolve certo questa piaga.
Ora servono i fatti perché alla luce delle previsioni dei flussi, che sono registrati in aumento, l’Italia non può essere lasciata sola. Sconfiggere i mercanti di morte e collaborare con i Paesi africani: ecco i punti base su cui lavorare insieme per continuare a garantire un sistema europeo di accoglienza strutturato ed efficace.
Lo scrive in una nota Simona Petrucci, senatrice di Fratelli d’Italia.