“Giunga al giudice Albano la nostra solidarietà per le minacce di morte ricevute. Ci auguriamo che si sappia presto da chi provengono in modo tale da agire di conseguenza.
Analizzare e obiettare sulle sentenze è diritto di ogni cittadino, ma travalicare il confine del confronto civile è inaccettabile. Noi riteniamo che la sezione del Tribunale di Roma che si occupa di immigrazione non abbia gli strumenti né le competenze per giudicare sicuro o insicuro un paese e al massimo possa esprimersi su singole violazioni di legge a danno di una persona, pertanto confermiamo che la giudice Silvia Albano avrebbe dovuto astenersi dal prendere con i suoi colleghi una decisione cosi rilevante.
Il dissenso è il sale della democrazia, come dimostra Giorgia Maloni continuamente attaccata dalle opposizioni, ma quei circuiti collaterali che bruciano in piazza manichini che la raffigurano non hanno nulla a che vedere con la critica politica e sbaglia Magistratura democratica a trarre queste conclusioni.
Non c’è nessun clima d’odio alimentato dalla destra, ma solo una legittima critica supportata da giuristi con sensibilità opposte a quella della corrente di MD. La colpa delle minacce è unicamente dei meschini che le fanno”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.