“La filosofia del diritto, anzi dei diritti, che ispira la magistratura globalista, da Roma a Lussemburgo, sede della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, pare preveda appunto che tutti abbiano diritti tranne gli Stati nazionali, soprattutto quelli guidati da governi di centrodestra. A loro viene sistematicamente disconosciuto il potere legittimamente esercitato di stabilire chi e come far entrare nel proprio territorio i cittadini stranieri, sulla base di una normativa approvata da parlamenti democraticamente eletti.
C’è qualcosa di eversivo in questo modo di subordinare l’autonomia politica degli Stati a sentenze frutto di interpretazioni astratte del diritto europeo. Avremo modo di approfondire la sentenza ma dire che non ci piace è un eufemismo”.
E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.