Migranti, Urzì (FdI): inchiesta click day, FdI pretende chiarezza

“Arresti e una indagine nelle viscere profonde della corruzione gestita dalla criminalità organizzata per ottenere permessi di soggiorno per gli stranieri sfruttando i cosiddetti click day, sono i passi dell’inchiesta avviata dal procuratore Gratteri. Un’inchiesta che ha toccato da nord a sud l’intero Paese, evidenziando ramificazioni e regia nel napoletano e portando a l’arresto di una agente di polizia municipale impegnata persino al confine con l’Austria, in Alto Adige. Merito a Giorgia Meloni che ha denunciato i sospetti di un sistema di connivenza fra Caf corrotti e branche deviate di istituzioni pubbliche che sfruttando meccanismi per l’ingresso lecito in Italia li pilotavano a favore di un sistema per la tratta di stranieri pagata da ricche mazzette. Inutile ricordare come nell’inchiesta era stato coinvolto e arrestato nella prima fase anche il tesoriere del Pd della Campania. Pretendiamo, quindi, che si faccia chiarezza su uno strumento dato dalla legge per entrare regolarmente in Italia e che invece la criminalità organizzata, assieme ad una rete di speculatori senza scrupoli connivente con settori marci della politica e di patronati, ha piegato ai propri loschi interessi”.

Lo ha dichiarato Alessandro Urzì, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione affari costituzionali della Camera.

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