Milano. De Corato (FdI): depositata interrogazione su danni Propal a Stazione Centrale

“Milano non può essere ostaggio dei vandali: chi provoca danni deve risarcire”. Lo ha detto il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato, vicepresidente della commissione Costituzionale alla Camera ed ex vicesindaco delle giunte di centrodestra milanesi, che ha presentato un’interrogazione ai ministri dell’Interno e dei Trasporti sui danni provocati ieri dalla manifestazione a sostegno della Palestina nella città di Milano e in particolare alla stazione centrale. Chiediamo innanzitutto di conoscere lo stato degli accertamenti sulla natura, l’entità e la localizzazione dei danni riscontrati, così da poter quantificare con precisione gli oneri di ripristino e comprendere le ricadute sui servizi di trasporto e sulla sicurezza pubblica. Inoltre chiediamo al Governo quali strumenti intenda attivare per promuovere la rivalsa nei confronti dei responsabili e, ove ne ricorrano i presupposti, anche degli organizzatori delle manifestazioni. L’interrogazione – prosegue De Corato – sollecita inoltre l’Esecutivo a valutare un intervento normativo che rafforzi la tutela dei luoghi sensibili e di rilievo storico-artistico — come le principali stazioni ferroviarie e le aree a più alto afflusso — prevedendo, nel pieno rispetto delle libertà costituzionali, il deposito di una cauzione o di altra idonea garanzia economica per lo svolgimento di eventi in tali siti, commisurata al rischio e restituita in assenza di danni. A supporto di questa impostazione ho proposto anche l’elaborazione di linee guida nazionali rivolte alle autorità di pubblica sicurezza e ai gestori delle infrastrutture, con criteri oggettivi per individuare i siti sensibili, parametri per definire le garanzie economiche, procedure chiare di eventuale escussione e misure organizzative per prevenire criticità durante i cortei. Servono regole chiare e responsabilità — conclude — per tutelare i cittadini, il patrimonio della città e il diritto di manifestare senza scaricare i costi sulla collettività”.

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