“A Milano c’è una costante: quando si parla di campi rom, la giunta Sala cambia linea ogni tre mesi. Prima si strizza l’occhio a formule creative come la ‘cooperativa autogestita’, poi si sbandierano ‘superamenti’ come se fossero sgomberi veri. Coerenza cercasi”. Lo ha detto Riccardo De Corato, vice presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera ed ex vice sindaco delle giunte milanesi meneghine di centrodestra, di Fratelli d’Italia.
“Non parliamo di chiacchiere: un giorno si annunciano tavoli e progetti, il giorno dopo si fa la conta dei ‘risultati’. Ai milanesi, però, non interessano i giochi di parole: vogliono regole chiare, controlli veri e decisioni che restano uguali anche quando passa il vento. Che gli interventi seri si possano fare lo dimostra la storia: quando c’è la volontà politica, si chiude e si mette in sicurezza. Ma se a giugno si benedicono esperimenti sociologici e ad agosto si raccontano trionfi, vuol dire che la rotta non c’è. E già che parliamo di modelli, altrove la ricetta progressista è stata ancora più fantasiosa. A Roma, la giunta Gualtieri ha previsto fino a 10 mila euro a nucleo per il sostegno alloggiativo in cambio dell’uscita dai campi. A Torino, durante l’amministrazione Appendino, il Comune arrivò a offrire 1.000 euro a famiglia per lasciare il campo di via Germagnano. Altro che polso fermo: soldi per andarsene. La città – conclude De Corato – merita chiarezza. Basta con i finti sgomberi sbandierati dalla giunta Sala mentre fino a ieri si flirtava con la cooperativa fai-da-te. Scelgano una linea, la mantengano e – soprattutto – la facciano rispettare. Ai milanesi interessano sicurezza, legalità e trasparenza. Il resto sono slogan”.