Milioni di gatti salvati: il Governo Meloni sblocca la cura miracolosa

Addio alla FIP: il farmaco anti-Covid che salva i gatti è finalmente legale in Italia! Gemmato sblocca il farmaco anti-Covid per curare i gatti: via libera al Remdesivir contro la FIP.

Una battaglia lunga anni ha finalmente trovato una svolta: la Peritonite Infettiva Felina (FIP), una malattia virale ad altissima letalità (fino al 96%), potrà ora essere contrastata efficacemente grazie all’utilizzo in deroga del Remdesivir, noto farmaco antivirale impiegato durante la pandemia di Covid-19.

A dare l’annuncio è il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, che ha firmato la circolare esplicativa indirizzata a medici veterinari, farmacisti e istituzioni competenti, autorizzando l’uso del Veklury (nome commerciale del Remdesivir) anche in ambito veterinario, esclusivamente per il trattamento della FIP nei gatti, e sotto la diretta responsabilità del medico veterinario, tramite ricetta elettronica veterinaria (REV).

Una svolta attesa da anni

«Come promesso lo scorso 20 maggio – ha dichiarato Gemmato – manteniamo l’impegno assunto verso milioni di famiglie italiane che convivono con un gatto, e verso il mondo dei volontari, dei gattili e dei professionisti che da anni attendono una risposta concreta per contrastare una malattia ad altissima letalità». Fino ad oggi, infatti, la FIP era priva di una cura autorizzata nell’ambito veterinario, lasciando un enorme vuoto terapeutico per i felini colpiti.

La svolta è arrivata grazie alla possibilità, offerta dalle norme vigenti, di autorizzare l’uso “in deroga” di medicinali per uso umano anche su animali, in assenza di alternative terapeutiche riconosciute.

Un anticipo sulla normativa UE

Il Remdesivir sarà dunque reperibile attraverso grossisti e farmacie veterinarie, come previsto dall’articolo 23 del decreto legislativo 7 dicembre 2023, n. 218. L’Italia anticipa così di oltre un anno l’entrata in vigore del Regolamento europeo 2024/1973, che avrebbe consentito l’impiego del Remdesivir per la FIP solo a partire dall’8 agosto 2026.

«Abbiamo superato il limite di utilizzo del Remdesivir all’ambito umano e all’impiego ospedaliero contro il Covid – ha spiegato il Sottosegretario – trovando una soluzione rapida ed efficace grazie alla collaborazione tra il Ministero e l’AIFA, che ringrazio per la tempestività».

Una misura di salute pubblica e civile

La decisione non riguarda solo il mondo veterinario ma, come ha sottolineato Gemmato, «tutela la salute animale, parte integrante della salute pubblica e del nostro benessere collettivo». Un principio ormai consolidato nella visione “One Health”, che collega la salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente in un’ottica integrata.

In gioco non ci sono solo numeri – con circa 10 milioni di gatti domestici in Italia – ma anche la sensibilità di milioni di cittadini che convivono con un animale domestico e che spesso, di fronte a una diagnosi di FIP, non hanno potuto fare altro che assistere impotenti alla malattia.

Un impegno mantenuto

Il via libera al Remdesivir per uso veterinario rappresenta dunque una vittoria della politica quando decide di ascoltare i cittadini e agire concretamente. Come ricorda Gemmato: «Avevamo preso un impegno preciso e oggi lo manteniamo. Questa misura è una risposta concreta e attesa da tempo».

La speranza, ora, è che la cura venga tempestivamente adottata dai veterinari e accessibile economicamente per tutti coloro che se ne prenderanno carico.

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