Milleproroghe, Mennuni (FdI): proroga per laureati in medicina abilitati ad assumere incarichi provvisori o di sostituzione di medici in medicina generale

“Con grande soddisfazione annuncio l’approvazione dell’emendamento a mia firma relativo alla proroga per i laureati in medicina e chirurgia abilitati ad assumere incarichi provvisori o di sostituzione di medici in medicina generale. Nonché la possibilità per i medici iscritti al corso di specializzazione in pediatria, durante il percorso formativo, di assumere incarichi provvisori o di sostituzione dei pediatri di libera scelta convenzionati con il servizio sanitario nazionale. Una risposta rilevante per la grave carenza di medici e per l’inserimento dei giovani medici cui lo Stato attribuisce una importante responsabilità e opportunità formativa, a vantaggio della collettività tutta”.

Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni.

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2 Commenti

  1. Bravi, purtroppo non fate nulla per favorire il rientro degli specialisti che sono andati all’estero. Io fui una dei primi nel 2010 a domandare al Ministero l’equipollenza per l’iscrizione all’Ordine in Francia, dunque il Ministero ha tutti i nomi e recapiti dei medici specialisti che dal 2010 al 2022 sono andati ad esercitare nel resto d’Europa. Sarebbe opportuno offrire a questi un inserimento di ritorno equivalente al guadagno che hanno all’estero, piuttosto che riempire i buchi in Ospedale con i cosiddetti gettonisti. Un mio collega chirurgo endocrino toscano è andato ad esercitare a Poitiers in Francia, non certo la città più interessante che esista perchè le prospettive di carriera per lui erano migliori che in Italia, ovvero non solo operare i più svariati casi ma anche la prospettiva di essere inquadrato Professore Associato a 40 anni in quell’università dopo due anni di attività. E qui in Italia pur essendo strutturato in un ospedale di provincia dietro casa non c’era alcuna prospettiva. La moglie era insegnante e cosa ha fatto lui? Ha portato tutta la famiglia là, così abbiamo perso un chirurgo endocrino validissimo, un’insegnante di lettere e due bambini italiani. Forse è il caso di richiamarlo? E come lui tanti altri, un altro mio conoscente cardiochirurgo a Parigi è ben sistemato.. ma non è in università, è in cliniche private, anche lui super ben preparato, con dottorato di ricerca a Montréal, con moglie italiana e due bambini che vengono solo in estate dai nonni al mare in Liguria.. Certo se vi fosse una possibilità di rientro facilitato perchè sono specialisti formati in Italia, con famiglie italiane, forse verrebbero volentieri. Ma non con le riduzioni fiscali per i cervelli in fuga, piuttosto con la proposta attiva agli Specialisti formati in Italia e fuoriusciti di rientrare con posto ad alto livello ospedaliero quale la loro qualifica ed esperienza clinica internazionale richiede. Altrimenti succederà in Italia come in Francia, dove le cliniche sono piene di francofoni del nordAfrica come infermieri e anche medici, e di medici specialisti di tutta Europa (Italiani capofila, rumeni, bulgari, ungheresi, spagnoli, portoghesi). E noi facciamo fare le guardie mediche ai giovani laureati con poca esperienza clinica e tanta voglia di guadagnar qualcosa (dunque che si prendono tante ore o tanti pazienti per fare ad es. esami strumentali quali l’eco per guadagnare, a scapito della qualità delle cure ed ascolto prestato al malato).

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