Il Presidente greco, Kyriakos Mitsotakis, ha ultimamente cambiato le sue convinzioni in ambito migratorio, sostenendo la positività degli spostamenti massivi per la risoluzione del problema inerente la manodopera.
Il Premier è stato eletto con un partito conservatore, vincendo le scorse elezioni con un sostegno del 40,5%, dopo aver promesso di adottare una linea dura contro le migrazioni clandestine.
Inoltre il partito di Mitsotakis fa parte del PPE: la sua presa di posizione, tende clamorosamente la mano alle politiche progressiste, risultando incoerente ed inaffidabile con i propri alleati in UE.
Di seguito, la dichiarazione del presidente greco alla conferenza denominata – Soluzioni europee alla sfida comune della migrazione- “Non temiamo il termine integrazione; siamo una società aperta che ha dimostrato, in passato, la volontà di accogliere coloro che cercano di integrarsi nella società greca.
Rendere la loro vita permanente qui nel tempo è un passo naturale”.
Un paese come la Grecia, annientato dalla crisi economica e dalle precedenti gestioni socialdemocratiche disastrose, non ha certamente bisogno di Leader indecisi nei loro principali intenti.
Il Premier Mitsotakis ha dimostrato fattualmente la sua incoerenza, di conseguenza non resta che attendere le reazione della sua coalizione e della popolazione greca, la quale si era -in gran parte- fidata delle sue promesse.
Un volta-faccia inaspettato, che lascia di stucco quasi tutti i panorami politici europei.