“Il governo ha dimostrato, con il via libera al primo ddl annuale sulle PMI, di portare avanti un lavoro ed un impegno a sostegno concreto delle Piccole e Medie Imprese, linfa del nostro sistema produttivo. Presenti infatti nel disegno di legge, diversi strumenti per il settore moda che sta attraversando una crisi ben nota. Questa certezza è, evidentemente, sfuggita al governatore della Toscana Eugenio Giani, che non ha mancato ieri, durante l’inaugurazione dell’edizione 2025 di Pitti Uomo, di fare un’ennesima figuraccia istituzionale. Boutade che va ad affiancarsi di diritto a quella dello scorso anno, quando proprio durante Pitti banalizzò la già grave crisi un anno fa della moda plaudendo all’alto numero di visitatori alla kermesse fiorentina, sinonimo, secondo lui, di buona salute del settore. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso era fisicamente assente ieri proprio perché ha preso parte al Consiglio dei Ministri durante il quale una delle priorità è stata proprio l’approvazione del ddl sulle PMI. Giani, invece di riconoscere l’impegno dell’esecutivo e le azioni previste nel disegno di legge, come gli incentivi alle reti di imprese, maggior attenzione per l’accesso al credito, come i 10 milioni previsti per lo sviluppo della filiera, i nuovi stanziamenti di 250 milioni per il finanziamento del credito d’impresa o i 30,5 milioni per la transizione ecologica e digitale, preferisce ottenere l’ennesima vacua visibilità attraverso una polemica infondata. Ricordiamo al governatore che le parole che accompagnano le passerelle passano, mentre i fatti di coloro che lavorano, restano”.
Lo scrive, in una nota, il deputato di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.
