“Il Pd toscano, in testa il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, in seguito alla buona notizia di 8 settimane di cassa integrazione in deroga per fronteggiare la crisi del comparto moda, ha definitivamente svelato la propria natura. Un ego rancoroso, caratterizzato dal livore causatogli dalla mancanza di un protagonismo assoluto e di una supposta esclusività a cui sono fin da troppo tempo abituati. Giani e la sinistra, attaccando il governo ed il ministro del Lavoro, hanno dichiarato ai toscani che un esecutivo non si deve permettere di emanare un decreto d’urgenza per contrastare un dramma sociale ed economico perché, altrimenti, viene lesa la loro maestà. Hanno così soltanto dimostrato che non solo non sono minimamente interessati ad accogliere un buon risultato per aziende e lavoratori, ma che sono capaci soltanto di strumentalizzazioni a fini politici.
Copione già visto su molteplici altri temi. Insinuare persino il dubbio che la comunicazione dal ministero non sia stata sufficientemente completa, confermerebbe che, pur rappresentando le istituzioni, non si conoscano gli iter necessari previsti per la pubblicazione di un decreto legge. Se non si trattasse di una crisi drammatica per un settore cardine della nostra economia, della quale Giani e il Pd hanno più che sottovalutato la portata, una presa di posizione così bizzosa non meriterebbe alcun commento. Una domanda: che cosa ha fatto, concretamente, la Regione Toscana per contrastare questa crisi che sta strangolando il settore da mesi, oltre ad attaccare il governo Meloni? Utile sarebbe rivedere la legge regionale che definisce i distretti, ad esempio. Una volontà politica che sarebbe rispettosa ed istituzionalmente responsabile. Di certo noi continueremo a lavorare per portare risultati ai nostri territori. Ci auguriamo che anche la Regione e tutte le istituzioni coinvolte facciano altrettanto”.
Lo scrive, in una nota, il deputato di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.