“Netta vittoria del partito filoeuropeo alle elezioni politiche in Moldavia: Pas oltre 50%, i filorussi nonostante le forti ingerenze da Mosca fermi al 24,2% e al 7,9%. C’è anche un partito che auspica una “politica estera equilibrata” tra Est e Ovest, che ha raggiunto il 6%. Si tratta di una scelta geopolitica decisiva per restare in Europa e resistere alla volontà putiniana di restaurare la vecchia Unione Sovietica, recuperando con le buone o con le cattive i territori che furono vergognosamente consegnati a Stalin alla fine della Secobda guerra mondiale con gli accordi di Yalta. Si è manifestata la medesima aspirazione dell’intero est europeo, se non brigasse ovunque una propaganda filo russa, se interi partiti non fossero finanziati da Mosca, se non incombesse ovunque il tema dell’approvvigionamento di energia che intimorisce popolazioni e governi.
Ora la Moldavia, considerata una nazione in bilico, con la minaccia di scissione della Transnistria, conferma una maggioranza parlamentare solidamente filo-occidentale. Se l’Unione europea saprà essere all’altezza di questo istinto di libertà che sale dall’Europa profonda, invece di farsi risucchiare nel dirigismo utopistico e nel relativismo etico, potrà tornare protagonista negli assetti geopolitici del mondo con il suo modello culturale e valoriale, prima che con la sua burocrazia e il suo dogmatismo”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.