“Ci sono italiani che sono bloccati in altri Paesi nell’attesa di fare rientro a casa a causa dell’incapacità conclamata dell’accoppiata Speranza – Di Maio ”, così la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli e l’assessore alla regione Piemonte Maurizio Marrone. “Il certificato di avvenuta vaccinazione usato per le partenze verso alcuni Paesi non sarebbe valido per il rientro dai medesimi in Italia a causa di indicazioni poco chiare da parte del nostro Governo. I casi sono tutti recenti. qualche giorno fa alcuni Italiani di rientro dalla Moldavia avrebbero subito un ingiusto calvario nonostante avessero in mano la stessa documentazione di avvenuto vaccino della partenza, biglietto aereo in regola e l’autodichiarazione di disponibilità a effettuare il test entro 48 ore dall’ingresso. Il tutto risale al 14 giugno, i passeggeri italiani sono stati bloccati in aereoporto prima della partenza. Oggi un altro caso dalla Romania” così continuano Marrone e Montaruli. “ La normativa per il rientro è contraddittoria e lesiva perché crea disuguaglianze nei diritti dei cittadini italiani che, paradossalmente, si possono recare all’estero liberamente se vaccinati in Italia, ma non possono rientrare altrettanto liberamente in Italia sulla base di un certificato rilasciato da quest’ultima. Inoltre il paradosso è che una volta rientrati in Italia sono obbligati a sottoporsi a un isolamento fiduciario per 10 giorni ed effettuare poi un secondo tampone”. Il problema è evidente: “Si faccia chiarezza affinché gli italiani all’estero non siano ostaggio di una burocrazia contraddittoria, penalizzante e iniqua. E’ ridicolo che un italiano vaccinato con doppia dose in Italia possa partire ma non possa rientrare a casa”, concludono Montaruli e Marrone.