«Con un’azione che appare più ideologica che amministrativa, il Comune di Roma ha fatto cancellare un murales realizzato da alcuni ragazzi del quartiere Montespaccato, colpevoli – secondo l’amministrazione – di aver riportato una frase legata al testo di una canzone. Insieme a quella frase, però, sono stati rimossi anche la bandiera italiana e l’immagine di Santa Rita, simboli che nulla hanno a che fare con la polemica politica ma che evidentemente disturbano comunque una certa sinistra sempre pronta a predicare inclusione e ascolto, salvo poi agire in modo autoritario e punitivo.
«iamo del parere che si sarebbe dovuti intervenire, eventualmente, sulla frase equivocabile e non sull’intera opera. È inaccettabile che l’amministrazione intervenga con solerzia per cancellare un intero murales realizzato con spirito di partecipazione da giovani del territorio, mentre ignora da anni il vero degrado che affligge Montespaccato: muri vandalizzati, incuria, abbandono e insicurezza. Ci chiediamo se la stessa rapidità verrà riservata anche alla rimozione di tutte le altre scritte e tag che deturpano il nostro Municipio.
Per queste ragioni presenteremo un’interrogazione in Municipio per conoscere nel dettaglio quanto è costato l’intervento, chi lo ha disposto e, soprattutto, se sarà replicato anche su tutte le superfici murarie effettivamente compromesse dal degrado urbano. Il decoro non può essere selettivo né strumentale, e le istituzioni hanno il dovere di rispettare e ascoltare i cittadini, non umiliarli.»
È quanto dichiarano il Senatore di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo, ed il Consigliere di FdI del Municipio XIII, Marco Giovagnorio.