Moody’s promuove l’Italia: outlook da “stabile” a “positivo”, il Governo rivendica i risultati

L’agenzia Moody’s ha migliorato l’outlook sull’Italia, portandolo da “stabile” a “positivo”, pur confermando il rating a Baa3, il gradino più basso dell’investment grade. Un segnale rilevante per gli investitori internazionali e un riconoscimento implicito della direzione intrapresa dal Governo Meloni in ambito economico e fiscale.

Nel rapporto diffuso il 23 maggio, Moody’s motiva la revisione con “un miglioramento delle prospettive di bilancio”, sostenuto da risultati fiscali migliori del previsto nel 2024 e da una cornice politica interna giudicata stabile. Secondo l’agenzia, l’Italia mostra segnali di resilienza grazie a un mercato del lavoro solido, famiglie e imprese con bilanci sostenibili e un sistema bancario in buona salute.

Foti: “Confermata la solidità delle politiche fiscali”

Il primo commento istituzionale arriva dal ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, che interpreta la valutazione di Moody’s come la conferma che “la stabilità politica e le scelte fiscali del Governo stanno producendo effetti concreti”. Foti sottolinea anche la coerenza di questo giudizio con quelli già espressi nelle scorse settimane da S&P e Fitch.

Urso: “Riconoscimenti supportati da dati concreti”

Sulla stessa linea il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che in un post su X elenca i segnali economici positivi: “Lo spread si riduce, crescono gli investimenti esteri, l’inflazione è sotto la media UE, salgono occupazione e reddito procapite. Siamo sulla strada giusta, nonostante la congiuntura internazionale”.

Bignami: “Dopo anni ai margini, ora i mercati ci riconoscono”

Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami, attribuisce la promozione alla “fine delle politiche disastrose della sinistra” e alla “ritrovata autorevolezza dell’Italia grazie al Governo Meloni”. Per Bignami, l’upgrade dell’outlook è il riflesso di “una gestione che ha tagliato sprechi e investito su famiglie e imprese”.

Osnato: “Un disco verde che chiude l’epoca dei pregiudizi”

Più polemico il tono di Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera, che parla di “chiari progressi dell’affidabilità italiana”, messi nero su bianco da Moody’s. Osnato definisce la promozione “la fine di un’epoca di ingiustificata diffidenza, fomentata da certi salotti provinciali prima delle elezioni”, e rivendica la forza strutturale di un’Italia con “mercato del lavoro solido, famiglie virtuose e attrattività crescente per gli investimenti”.

Un giudizio positivo ma non privo di avvertenze

Pur migliorando l’outlook, Moody’s mantiene l’Italia al livello più basso dell’investment grade, segnalando che permangono criticità strutturali: un debito pubblico molto elevato, crescita potenziale contenuta, e un quadro demografico fragile. Ma per la prima volta da tempo, la traiettoria appare in miglioramento, anche agli occhi di osservatori spesso scettici. Il prossimo aggiornamento dell’agenzia è previsto per il 21 novembre 2025. Fino ad allora, l’Italia si gioca la possibilità di tornare pienamente tra i Paesi di riferimento della zona euro in termini di affidabilità e stabilità economica.

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