Muore in un festino lo sceicco ereditario di Shariah

Non è detto che essere il sovrano di uno degli stati più ricchi del mondo possa significare necessariamente di essere un uomo fortunato. Almeno, non ci sembra questo il caso di Sultan III bin Muhammad al-Qasimi, sceicco di Sharjah, uno dei sette Emirati Arabi, – per la cronaca gli altri sono Emirato di Abu Dhabi (Abu Dhabi) · Emirato di Ajman (Ajman) · Emirato di Dubai (Dubai) · Emirato di Fujaira (Fujaira) · Emirato di Ras al-Khaima (Raʾs al-Khayma) · Emirato di Sharja (Sharja) · Emirato di Umm al-Qaywayn (Umm al-Qaywayn), -.
Oltre alla grande fortuna personale, lo sceicco possiede un’intelligenza brillante che l’ha portato a conseguire due lauree diverse e, infine la cattedra di ordinario di storia all’università de Il Cairo. Sultan è anche “padre delle arti e della cultura” se così possiamo dire, grazie all’impulso dato e ai mezzi forniti affinché Shariah possa essere considerata l’Alessandria d’Egitto del XXI secolo. E infatti, si differenzia dagli altri emirati per una spiccata vocazione artistica che la impegna nella divulgazione culturale e musicale. La lista dei musei e delle moschee di Sharjah è infatti davvero lunga. Spicca fra tutti il Sharjah Museum of Islamic Civilization, che custodisce più di 5mila manufatti artistici tra ceramiche, dipinti, oggetti in vetro e strumenti per la misurazione che testimoniano le conquiste scientifiche arabe in matematica e astronomia, ripercorrendo così 1.400 anni di storia della civiltà islamica.
Malgrado tutti i suoi meriti, Sultan non è stato fino ad ora particolarmente fortunato con la sua discendenza. Padre di una folta prole come si conviene a un fedele musulmano e a un personaggio di così elevato valore, su 9 figli nati da mogli diverse, solo 3 erano maschi, di cui due morti prematuramente. Infatti, proprio in questi giorni, è venuto a mancare lo stilista Khalid Al Qasimi, come è stato annunciato dalla stessa corte. Khalid era il principe ereditario nonché secondo genito dello sceicco Sultan, e a Shariah è stato decretato un periodo di lutto di tre giorni, con bandiere a mezz’asta.
Khalid era un designer di successo, e aveva da poco lanciato durante la settimana della moda maschile a Londra la sua collezione primavera-estate 2020 per il suo marchio eponimo, Qasimi, ottenendo un ottimo riscontro dalla critica. Il trentanovenne designer si era laureato in architettura e design della moda presso la Central Saint Martins di Londra e aveva presentato la sua prima collezione, che era stata lanciata in collaborazione con il designer Elliott James Frieze, nel 2008.
Il ministero degli affari presidenziali degli Emirati Arabi Uniti ha rilasciato una dichiarazione in cui si afferma: “Il presidente Sua Altezza Sheikh Khalifa bin Zayed Al Nahyan piange per il dolore e la tristezza, la morte di Sheikh Khalid bin Sultan bin Mohammed Al Qasimi, figlio del sovrano di Sharjah, in preghiera ad Allah Onnipotente riposi la sua anima in pace e conceda alla sua famiglia pazienza e conforto “. L’amministratore delegato del British Fashion Council, Caroline Rush, ha dichiarato a WWD : “Khalid Qasimi era un giovane designer di talento le cui collezioni erano moderne, eleganti e lungimiranti. I nostri pensieri sono con la sua famiglia, amici e colleghi. ”
La prematura dipartita di Khalid arriva 20 anni dopo che suo fratello maggiore, lo sceicco Mohammed bin Sultan bin Mohammed Al Qasimi, fu rinvenuto morto per overdose di droga all’età di 24 anni nella casa della famiglia a East Grinstead. Era il 1999. Ora, come per una maledizione, la storia si ripete. Tornando a Kalid, il secondo figlio del potente emiro è stato sepolto negli Emirati Arabi Uniti dopo essere stato trovato morto nel suo appartamento attico a Londra, lunedì scorso. Aveva 39 anni.

Decine di migliaia di persone in lutto hanno partecipato ai funerali dello del giovane sceicco, tra l’altro un uomo bello e prestante che era l’orgoglio di suo padre. Lo sceicco Dr Sultan bin Muhammad Al Qasimi si è avvicinato corpo di suo figlio con gli occhi chiusi mentre si univa alle preghiere nella moschea del re Faisal alle 9 del mattino: l’espressione del suo viso e lo sguarda degli occhi neri tradivano la devastazione del suo animo per questa perdita davvero imprevedibile. A peggiorare il tutto, anche le notizie secondo cui Sheikh Khalid sarebbe morto durante una festa a base di droga mentre alcuni degli ospiti stavano facendo sesso, proprio come lo sfortunato fratello maggiore.
L’ufficio dei coroner di Westminster ha affermato che i test di tossicologia sono stati effettuati durante un post mortem che ha avuto luogo prima che il suo corpo fosse rimpatriato. Tuttavia, i risultati “potrebbero non essere noti per altri due mesi” e finora non è stata fissata alcuna data per un’inchiesta.
Le strade intorno alla moschea di King Faisal sono state bloccate dalla polizia mercoledì mentre si svolgeva la cerimonia. Una folla si è presentata all’edificio in silenzio prima che i dignitari, tra cui il Sultano, entrassero da una porta separata. Durante il servizio, il Sultano è stato affiancato dai suoi compagni Emiri, tra cui lo sceicco Saud bin Saqr, il sovrano di Ras Al Khaimah, lo sceicco Humaid bin Rashid, il sovrano di Ajman e lo sceicco Ammar bin Humaid, principe ereditario di Ajman. Erano presenti anche Sheikh Saif bin Zayed, Primo Ministro e Ministro degli Interni, e Sheikh Nahyan bin Mubarak, Ministro della Tolleranza, secondo quanto riportato da The National.
La bara che trasportava il corpo dello sceicco Khalid è stata quindi trasportata nel vicino cimitero di Al Jubail, dove è stata tumulata in una tomba anonima, decorata con solo poche incisioni. Martedì sono iniziati tre giorni di lutto nazionale in tutti gli Emirati Arabi Uniti. Al Badee Palace di Sharjah è stato aperto per ricevere le condoglianze delle persone in lutto durante questo periodo. Secondo la legge della Sharia, i defunti dovrebbero essere sepolti il più presto possibile, di solito entro 24 ore dalla morte. Il corpo viene lavato e avvolto in un sudario prima della sepoltura, seguita da una preghiera.
I funerali dello sceicco Khalid si sono svolti al centro di voci non confermate di una “orgia alimentata dalla droga” nell’appartamento dello stesso Khalid, in un condominio di alta fascia dove gli appartamenti raggiungono quotazioni anche di 90 milioni di sterline. Le stesse fonti anonime hanno detto che una quantità di farmaci di classe A è stata trovata nell’appartamento di Knightsbridge dove è stato scoperto il corpo dello stilista, ma non ci sono ancora conferme o smentite ufficiali a tutto ciò. Secondo il The Sun, gli agenti avrebbero ritrovato farmaci e sostanze dopo essere stati chiamati dai medici.
“Si sospetta che lo sceicco Khalid possa essere morto improvvisamente a causa dell’assunzione di droghe. Oltre all’inchiesta della polizia, è stata aggiunta un’inchiesta interna urgente e al personale è stato ordinato di mantenere il massimo riserbo. La fonte ha aggiunto che Qasimi ha goduto delle libertà offerte da Londra, lontano dalla madre Patria, ma che forse proprio per questo la sua storia “si è conclusa tragicamente”.
Il principe era nato a Sharjah ma si è trasferito nel Regno Unito a nove anni, dove è stato educato alla prestigiosa Tonbridge School nel Kent. Ha studiato francese e spagnolo all’Imperial College di Londra prima di ottenere una laurea in architettura e alla scuola d’arte Central Saint Martins, dove ha studiato moda e ha lanciato il suo marchio di abbigliamento maschile Qasimi Homme nel 2008. Il suo flagship store nel Regno Unito ha aperto a Soho quell’anno, con i suoi abiti ora disponibili in tutto il mondo e apparsi nelle settimane della moda a Londra, Parigi e nel Medio Oriente.
La scorsa notte, l’amico ed ex socio d’affari dello sceicco Elliott Frieze, ha dichiarato: “Khalid ha lavorato incredibilmente duro e aveva talento da vendere. Era una persona meravigliosa.’

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RK Montanari
RK Montanarihttps://www.lavocedelpatriota.it
Viaggiatrice instancabile, appassionata di fantasy, innamorata della sua Italia.

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