Napoli. Al Teatro Mercadante in scena Ezra in gabbia o il caso Ezra Pound

Al Teatro Mercadante di Napoli, da mercoledì 21 a domenica 25 maggio in scena EZRA IN GABBIA O IL CASO EZRA POUND scritto e diretto da Leonardo Petrillo, liberamente tratto dagli scritti e dichiarazioni di Ezra Pound, interpretato da Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini.

Venezia è stata per Pound la città della bellezza, della nostalgia e della libertà. Durante la prigionia nel canto 76 scrive: «free then, therein the difference … »; e Pound è stato un poeta di riferimento in quel raffinato circolo intellettuale veneziano che dialogava con uomini e donne di cultura internazionale, come Peggy Guggenheim o Ernest Hemingway.

Il primo viaggio di Pound a Venezia è nel 1908. Il giovane poeta non poteva immaginare che dopo il lungo amore di D’Annunzio per la “Città di Anadiomene” e la furia iconoclasta di Marinetti, sarebbe stato proprio lui l’ultimo cantore modernista della “città di Aldus” [Manuzio], come lui amava chiamarla.

Delle visioni e delle acque di Venezia, ultima amata dimora del grande poeta, sono intrisi quasi tutti i Cantos. Della sua presenza nella città lagunare vi è ampia e sentita testimonianza tra gli intellettuali che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

Ezra in gabbia è uno spettacolo, scrive il regista nelle note, basato sulle ossessioni: ossessione per la giustizia, per la libertà, per l’usura, che corrode il mondo…
L’ossessione dell’uomo Pound che si sente inadeguato, per non essere riuscito, se non a sprazzi, a far fluire carità e amore, “a rendere le cose coerenti”; ma difende la sua poesia, la scoperta delle incongruenze sociali e artistiche, del mondo e degli uomini.

È una messinscena che tutto mostra e tutto nega. La scena è spoglia, a eludere sé stessa. La musica è distorsione del reale. I video montano e smontano il concetto stesso di materico, come un bimbo che gioca a creare. Solo la parola, ghianda di luce, trova  la propria forma e la propria ragione. Solo il silenzio, finale e definitivo apre la memoria finalmente alla danza della vita e gli restituisce dignità e libertà.

Mariano Rigillo è l’attore ideale per interpretare Ezra Pound, con la sua gestualità, la ricerca del silenzio, la parola in idea.  Anna Teresa Rossini evoca il pensiero ed i Cantos del poeta/profeta rendendo bello il difficile. A ragione della memoria.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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