Per la prima volta nei suoi oltre 170 anni di storia, la America’s Cup, la più antica e prestigiosa competizione velica al mondo, si disputerà in Italia. A ospitare la 38ª edizione nel 2027 sarà Napoli, cuore del Mediterraneo, scrigno di cultura e bellezza, ma anche simbolo di una rinascita economica e identitaria del Mezzogiorno.
Ad annunciarlo è stata con orgoglio la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha celebrato la storica assegnazione con una dichiarazione carica di significato politico e simbolico:
«Sarà Napoli la città che ospiterà nel 2027 la trentottesima edizione del torneo velico più famoso e prestigioso al mondo, un evento globale che coinvolge milioni di appassionati e rappresenta una sintesi unica tra tradizione, innovazione tecnologica, eccellenza ingegneristica e spirito competitivo».
La Premier ha voluto ringraziare i Ministri Abodi e Giorgetti, il Sindaco Manfredi, e tutte le istituzioni che hanno collaborato a portare in Italia quella che viene spesso definita la Formula 1 del mare. Non a caso, la Coppa America è ben più di una gara: è un colossale evento sportivo, mediatico ed economico, capace di catalizzare l’interesse internazionale e generare ricadute milionarie sul territorio ospitante.
Che cos’è l’America’s Cup
L’America’s Cup è la più antica competizione sportiva internazionale ancora attiva. Nata nel 1851, prende il nome dalla goletta “America” che per prima vinse la regata attorno all’Isola di Wight, in Inghilterra. Da allora, la Coppa ha assunto un’aura quasi mitica: una sfida esclusiva tra yacht club, fondata sull’onore, la tecnologia e l’audacia marinara.
A differenza delle competizioni a gironi, l’America’s Cup è una sfida diretta tra il detentore del titolo – attualmente Emirates Team New Zealand – e uno sfidante selezionato tramite le regate di qualificazione. Negli ultimi decenni, l’evento ha raggiunto un livello tecnologico estremo: le imbarcazioni – AC75 foil – “volano” sull’acqua a oltre 90 km/h grazie all’uso di ali idrodinamiche.
Dal punto di vista mediatico e finanziario, la manifestazione ha attirato colossi globali come Prada, Luna Rossa, Oracle, INEOS, Louis Vuitton e BMW. La sua copertura raggiunge oltre 900 milioni di spettatori in tutto il mondo e mobilita investimenti stimati tra i 500 e i 700 milioni di euro, tra diretti e indotti.
Napoli capitale del mare e della rinascita del Sud
La scelta di Napoli non è solo sportiva, ma profondamente politica e strategica. Come sottolineato da Meloni:
«La scelta del capoluogo partenopeo contribuirà a rafforzare il rinnovato protagonismo del Sud, che in questi anni ha saputo riscoprire il suo dinamismo e il suo orgoglio».
Un protagonismo che si traduce in crescita del PIL e dell’occupazione superiore alla media nazionale, e in un ritrovato spirito di riscatto. Ma c’è di più. L’organizzazione della Coppa diventa anche l’occasione per accelerare la rigenerazione urbana di Bagnoli, l’area ex industriale che il Governo intende trasformare in un polo turistico, balneare e commerciale.
Il legame tra mare e identità nazionale è al centro della visione della Presidente Meloni:
«Senza il mare, noi non saremmo ciò che siamo. Il mare è storia, identità, cultura ma anche un pezzo insostituibile del nostro sistema produttivo ed economico».
Parole che ridanno dignità a una visione geopolitica e produttiva del Mediterraneo, valorizzando settori chiave come la nautica, la cantieristica, la crocieristica, l’industria armatoriale e tutta la filiera della blue economy, in cui l’Italia primeggia nel mondo.
Quando l’America’s Cup ha toccato l’Europa
Sebbene la Coppa abbia avuto una lunga dominazione americana (New York Yacht Club, 1851-1983), nel tempo è approdata anche in Europa. In particolare:
- Valencia, Spagna ha ospitato l’edizione del 2007 e del 2010. Si trattò della prima America’s Cup europea moderna, grazie alla vittoria nel 2003 dello svizzero Alinghi.
- Nel 2024, la competizione è stata assegnata a Barcellona, città scelta dal team detentore Emirates Team New Zealand.
- Brest e Cork, rispettivamente in Francia e Irlanda, hanno tentato la candidatura per il 2024, senza successo.
Mai però l’Italia aveva avuto l’onore di ospitare l’evento finale. Con Napoli 2027, la storia cambia.
Un’opportunità storica per l’Italia intera
Il Governo, attraverso il lavoro di Sport e Salute, del CONI, del Dipartimento per lo Sport e degli enti locali, si prepara a sostenere un evento globale che porterà benefici concreti in termini di:
- Turismo internazionale
- Occupazione locale
- Marketing territoriale
- Innovazione tecnologica
- Riqualificazione urbana
La Coppa America rappresenta dunque un moltiplicatore di valore e un volano per il Made in Italy del mare. E Napoli, città di storia e vento, è pronta a scrivere una nuova pagina nel libro del mare.
«Non vediamo l’ora di accogliere l’America’s Cup. L’Italia sarà all’altezza di questa sfida, e dimostrerà ancora una volta al mondo di cosa è capace», ha concluso Meloni.
La vela ha trovato casa. E il Mediterraneo torna al centro del mondo.