Era l’estate del 2016 quando un già molto anziano imperatore del Giappone, Akihito, si presentò al suo popolo per esprimere la volontà di abdicare al trono in favore di suo figlio maggiore Naruhito.
Il governo, il Parlamento e la sua gente ne presero atto, soprattutto considerando l’età avanzata di Akihito e le sue non perfette condizioni di salute. Oggi, 30 di Aprile 2019, si ufficializzerà il passaggio della corona dall’imperatore a suo figlio, dopo 30 anni di regno di Akihito . Da aggiungere che erano 250 anni che un imperatore non arrivava all’abdicazione tanto che per portare a compimento il desiderio di Akihito è stato necessario quasi fare una legge ad hoc. Il primo ministro Shinzo Abe ha infatti proposto un decreto approvato poi dalla Dieta appositamente per consentire ad Akihito di cedere il Trono dei Crisantemi al figlio Naruhito. E un po’ come è accaduto in Vaticano quando papa Benedetto XVI ha abdicato e permesso l’avvento di Bergoglio, Akihito dovrà modificare anche il titolo. Oggi egli è ancora Tennō Heika, ovvero “Sua Maestà Imperiale”. Da domani, quando il nuovo imperatore del Giappone sarà Naruhito, ad Akihito spetterà il titolo di Daijō Tennō , cioè Imperatore Emerito.
Secondo il complesso calendario giapponese, per il quale le date vengono identificate anche dalle Ere, come sempre accade al cambio dell’imperatore, cambierà anche l’era che l’ha contraddistinto. Quella di Akihito era l’Era Heisei, ovvero l’Era della pace, nome scelto dall’imperatore stesso, probabilmente ispirato all’epoca di pace che seguiva la sanguinosissima Seconda guerra mondiale. L’Era di Naruhito, che va ad iniziare, sarà l’Era Reiwa ovvero dell’armonia. Il nome, in questo caso, è stato scelto da un gruppo di esperti e comunicato all’Imperatore che da adesso in poi dovrà fare in modo che il nome dell’Era sia l’obiettivo del suo regno. La stampa nipponica riferisce che Naruhito ha reagito alla comunicazione del nome con un semplice “Wakarimashita” cioè “ho capito”.
Continua per ora la dinastia Yamato, che va avanti da 2500 anni. Infatti, Akihito è stato il 125° imperatore degli Yamato, succeduto anche lui al primo della dinastia, l’imperatore Jummu. Ma, più radicalmente, va detto che tutti gli imperatore giapponesi, esattamente come accadeva per i faraoni egiziani, sono di stirpe divina, e discendono tutti dalle divinità Shinto, più precisamente da Amaterasu che, contrariamente a quello che il nome potrebbe far pensare, non è la Dea del sonno ma quella del Sole.
Nei 2500 anni di storia che hanno contraddistinto la dinastia Yamato, solo per sette volte una donna è stata sul trono, e sempre solo per questioni contingenti, in attesa che un giusto erede fosse pronto. Ma Akihito, senza volerlo, ha dato vita a ulteriore svolta . Infatti primo nella storia del Giappone, l’imperatore ha visto il passaggio della monarchia da assoluta a costituzionale. Questo, tra l’altro, gli ha permesso di scegliersi una moglie fuori dalla famiglia reale. Così, la deliziosa imperatrice Michiko ha abbattuto il muro tra la nobiltà più estrema e il suo popolo, e a portato l’imperatore a rinnegare la sua discendenza divina.
Adesso, eccoci a Naruhito, l’uomo nuovo. E’ stato il primo futuro imperatore a studiare fuori dai confini del Giappone. Anche sua moglie, la futura imperatrice Masako, nota come la principessa triste perché per molti anni affetta da depressione, è laureata ad Oxford. I due non sono riusciti ad avere eredi maschi – da qui i motivi della depressione di Masako – ma hanno solo una figlia femmina, la principessa Aiko (17 anni). Inizialmente, si stava studiando una nuova legge che permettesse ad Aiko di diventare a pieno titolo erede di suo padre e quindi salire al Trono dei Crisantemi, ma a questo punto l fratello di Naruhito, Akishino, ha avuto nel 2006 un figlio maschio, il Principe Hisahito, che a questo punto è diventato l’erede designato.
A occhio e croce, considerando il rigidissimo protocollo rispettato dalla corte giapponese, aver trovato un altro erede per il Trono dei Crisantemi è stato un vero colpo di fortuna.
Nota a margine: per festeggiare l’avvento di Naruhito sul Trono dei Crisantemi, Patrick Shimada, un originale chef giappo-americano, ha creato un panino imbottito del peso di tre chilogrammi, così composto: pane diametro 25 centimetri, imbottito con oro commestibile, carne di manzo, insalata, foie gras, tartufo nero e patatine fritte tre volte . L’originale snack costa 800 dollari ed è stato battezzato Golden Burger.