“A 18 anni di distanza ricordiamo le vittime dell’attentato avvenuto a Nassiriya che ha causato la morte di 19 italiani: 12 Carabinieri, 5 soldati e due civili. Quanto avvenuto nel 2003 rappresenta la strage più grave che ha visto coinvolti i nostri soldati dalla seconda guerra mondiale, il simbolo del sacrificio delle nostre Forze Armate impegnate nella ricostruzione dell’Iraq. L’attentato di quel giorno non colpì solo il nostro contingente, ma tutta la Nazione la quale dovette prendere atto della pericolosità della minaccia terroristica. È indelebile l’immagine di dolore dei familiari e dei commilitoni, ma anche l’ostilità mossa dalle frange più estreme della sinistra le quali non esitarono a giustificare o gioire per quanto accaduto. È nostro dovere ricordare e onorare coloro che sono morti quel giorno, anche e tutti quelli che indossando la divisa tengono alto il nome dell’Italia nel contesto internazionale.”
Lo dichiara Fabio Rampelli Vicepresidente della Camera e deputato Fratelli d’Italia.