“Poiché le parole hanno un peso, è quantomeno singolare come il sindaco Lo Russo, per fronteggiare l’invecchiamento di Torino e dell’Italia, parli di comunità, di immigrazione e di ius scholae, ma mai, neppure per sbaglio, di famiglia. Una società che basa il proprio futuro su fattori esterni e aleatori non ha futuro: la cittadinanza deve essere il punto di arrivo di un percorso di condivisione culturale, ideale e valoriale, non il punto di partenza dell’integrazione”.
Così Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia, che aggiunge: “La natalità va ricercata e favorita sostenendo la famiglia come nucleo centrale e insostituibile della società: occorre creare le condizioni perché torni ad essere un’opportunità concreta, non un miraggio. Lavoro, salari, tempi casa-lavoro e servizi educativi per l’infanzia adeguati: la strada è questa, le altre sono mere scorciatoie ideologiche”.
“Intendiamoci, la sinistra parla di ius scholae ma mira allo ius soli, cioè al supermercato della cittadinanza, così come parla di registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali ma mira alla legalizzazione dell’utero in affitto, cioè alla mercificazione della natalità. Lo Russo, in questa scoordinata e frammentata corsa ai diritti, pare un personaggio in cerca d’autore, ormai assuefatto, al netto di sporadiche boutade elettorali, al declino di Torino e al nichilismo amministrativo. Se così fosse, sarebbe un grave problema per la città” conclude la senatrice Ambrogio.