“Comprendiamo che il M5S provi in ogni modo ad attaccare il governo Meloni ma dare lezioni oggi sulla postura che l’Italia dovrebbe tenere nei vertici NATO pare davvero sorprendente se si pensa al passato. Non possiamo scordare che il Governo Conte nel 2019 cedette al pressing della NATO aumentando la spesa militare di quasi mezzo punto di Pil (sette miliardi in più).
Oggi fortunatamente ci sono Giorgia Meloni e Guido Crosetto a rappresentare l’Italia nell’alleanza atlantica e se la trattativa si è spostata su un 3,5% delle spese per la difesa- più un 1,5% per spese legate alla sicurezza allargata è perché il tema è stato posto dall’Italia. Oggi la nostra Nazione ha ritrovato l’orgoglio di dettare la linea, trattare e ottenere risultati nell’interesse dell’Italia e degli italiani che hanno il diritto alla propria sicurezza. E’ legittimo che il M5S guardi a chi non crede nella NATO ma ci diranno poi le altre opposizioni come possono pensare di costruire il campo largo con chi vuole mettere in discussione la storia politica estera e di difesa dell’Italia”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Difesa Giangiacomo Calovini.
