“La linea prudente, fortemente voluta da Washington, in merito all’ingresso di Kiev nella Nato è certamente quella di maggior equilibrio. Kiev ha comunque registrato la vicinanza di tutti i paesi dell’Alleanza alla causa del popolo ucraino. Tre gli aspetti che emergono dal vertice e segnano la svolta rispetto al passato: Il vertice, coerentemente con il precedente di Madrid, è stato al centro della politica internazionale come non avveniva da tempo e sono lontani i tempi in cui autorevoli presidenti definivano l’alleanza ‘obsoleta’ (Trump 2017) o “cerebralmente morta” (Macron 2019); appare sempre più evidente – visto l’asse Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Corea del Sud- che l’indo Pacifico è uno scenario di primo piano con il quale occorre intensificare sempre più il dialogo anche per tenere testa alla crescita di Pechino, non solo come forza economica ma soprattutto come potenza militare e nucleare e, infine, che l’Italia è tornata al centro dello scenario internazionale. L’attivismo del presidente Meloni- sia in ambito che europeo che globale- ha restituito autorevolezza all’Italia, sconfessando quanti vedevano il governo inesperto o, peggio, inaffidabile nelle relazioni internazionali”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia nella commissione Esteri della camera dei deputati Gianluigi Calovini.