“Il Salone Nautico di Venezia è una grande opportunità per esprimere l’eccellenza italiana nel settore nautico. Un comparto strategico per la nostra economia che l’Europa dovrebbe sostenere, non penalizzare”. Così Elena Donazzan, europarlamentare di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Industria del Parlamento europeo, in visita alla sesta edizione del Salone, in corso all’Arsenale fino al 2 giugno. Con oltre 300 imbarcazioni, 220 espositori, 1.100 metri lineari di pontili e 30.000 metri quadrati espositivi, l’evento segna nuovi record, rafforzando il ruolo di Venezia come simbolo della nautica internazionale anche attingendo alla sua millenaria storia marinaresca. “Qui si incontrano innovazione, design, propulsioni sostenibili e anteprime mondiali: un segno concreto della forza creativa e produttiva del nostro Paese”, ha dichiarato Donazzan.
I numeri confermano la crescita del settore: +370% di export dal 2000 e oltre 30.000 occupati nella filiera solo nel 2023, secondo Confindustria Nautica. “La cantieristica è un pilastro del Made in Italy, un volano di occupazione ad alta specializzazione e un asset strategico per il turismo e la logistica,” ha sottolineato l’europarlamentare.
Critica invece la posizione dell’UE sulle politiche ambientali applicate alla nautica: “Le barche a motore non possono essere convertite all’elettrico per motivi di ingegneria e sicurezza. L’estensione del sistema ETS al trasporto marittimo e aereo rischia di colpire duramente i porti turistici e l’intero comparto nautico europeo, favorendo la concorrenza extra-UE”.
Donazzan ha ricordato di aver portato la Commissione Industria in visita a Fincantieri, “simbolo dell’eccellenza italiana nella costruzione navale. È da lì che deve partire una vera politica industriale europea, fondata sul lavoro e non sull’ideologia”.
E conclude: “Non chiediamo correzioni di facciata, ma una sospensione immediata di norme che mettono fuori mercato l’intera cantieristica. L’Europa torni a difendere le sue imprese, prima che sia troppo tardi”.
