“Altro che rinascimento. La maglia azzurra che diventa verde per onorare una nuova primavera del calcio italiano francamente non ha nulla di rinascimentale. Semmai il marketing che profana simboli e storia di una maglia che rappresenta simbolicamente un’intera nazione è un simbolo di decadenza. Stesso destino d’altronde è toccato anni fa all’immarcescibile Coppa Italia che, sopravvissuta a due guerre mondiali è poi caduta sotto i colpi delle sponsorizzazioni perdendo la sua denominazione originale. Per carità, nessuna operazione nostalgia, ci sono tanti simboli che è opportuno cambiare o stravolgere, magari non sotto ricatto di qualcosa o qualcuno, ma l’azzurro stinto in lavatrice… proprio no”.
E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di FdI.
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