“Il problema dell’energia in Italia è che per decenni non è stata fatta una politica di approvvigionamento energetico, tema che Fratelli d’Italia aveva posto a livello nazionale ed europeo. Come sempre ci accorgiamo dei problemi quando siamo fuori tempo massimo”. Lo ha detto Giorgia Meloni durante il suo intervento a Messina a sostegno della candidatura a sindaco di Maurizio Croce.
“Oggi sicuramente, nell’immediato – ha aggiunto il presidente di FdI – la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento dall’estero può essere una soluzione, ma nel lungo periodo
dobbiamo pensare alla produzione energetica. Noi stiamo lì a pensare se prendere il gas dalla Russia o dall’Azerbaijan, ma noi ce l’avremmo in Italia qualcuno se lo è dimenticato. Solo che anche qui l’ideologia delle scelte di alcuni ci ha impedito di essere all’altezza delle nostre potenzialità. La risposta oggi è il mix energetico. Penso che il Sud Italia, per esempio, potrebbe rappresentare uno straordinario hub per tutto quello che riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili con il clima che c’è qui, il sud potrebbe essere la filiera che fa camminare l’Italia intera. Abbiamo bisogno di costruire queste filiere, serve una visione”.
IL VIDEO DELL’INTERVENTO DI GIORGIA MELONI A MESSINA
Servono più sgravi fiscali per chi assume al Sud
Meloni è poi intervenuta sui temi del lavoro e della disoccupazione al sud.
“Noi proponiamo un sistema di tassazione per le imprese che dica: più assumi e meno paghi. Oggi non è vero che quando aumenta la produzione aumenta anche l’occupazione. Noi abbiamo le multinazionali del web che pagano le tasse al 3%, se hai un’azienda manufatturiera paghi molte più tasse, per molti più dipendenti. Bisogna estendere la norma, che era stata fatta durante la pandemia, a favore di chi assumeva al Sud”.
Reddito: se tolgono ‘paghetta’ chi vota i 5stelle? “Pensiamo di risolvere il problema dei giovani che scappano, con il Reddito di cittadinanza. Non sono d’accordo. Se si vogliono migliorare davvero le loro condizioni di vita, occorre dargli un lavoro ben retribuito che rompa la dipendenza dalla politica. E diciamo la verità: se togliamo questa ‘paghetta’ chi li vota più i 5 Stelle?”.
Infine un passaggio sul documento di Golman Sachs diffuso in queste ore. La banca d’affari internazionale aveva espresso le sue preoccupazioni per le elezioni del 2023 in Italia.
“Ieri la Goldman Sachs ha detto che i mercati sono preoccupati, perché se vince la Meloni… Fanno bene. Alla grande finanza speculativa conviene una classe politica che mette insieme tutto e il contrario di tutto ed è pronta a svendere pezzi di Italia pur di mantenere saldamente la poltrona dietro al suo comodo ‘retro’. Invece una politica che ha un forte mandato popolare e ha come obiettivo quello di difendere gli interessi nazionali italiani non svende niente e questo certo che dà fastidio alla grande finanza speculativa”.
L’idea che il solare possa generare energia per l’intero Paese è un’illusione, servirebbe l’installazione di milioni di unità solo per equagliare l’output di una centrale nucleare con tecnologie attuali, ed anche a quel punto sarebbero in funzione meno della metà del tempo. Questo senza considerare problemi di logistica e manutenzione particolari. Il solare può certamente avere un ruolo nella transizione energetica, ma a paragone anche l’idraulico è una soluzione migliore.
Se davvero si volesse l’indipendenza energetica per il Paese, con il SOLE che abbiamo al Sud potremmo avere tutta l’energia che vogliamo, fatta in casa e pulita. Invece non si sono mai mossi seriamente in questo senso i vari governi dei professori e dei migliori che abbiamo avuto. Solare e non nucleare come alcuni ancora vorrebbero dimenticandosi delle scorie radioattive che vanno pur seppellite da qualche parte nel suolo italiano e hanno emivite di migliaia di anni. SOLARE dappertutto, in Italia siamo ricchi, se lo vogliamo !