Nibras: donna, musulmana e moglie dell’ultrà di Hamas

Nibras Asfa, donna, madre, palestinese, musulmana e moglie di Suleiman Hijazi.
Il marito inizia il suo attivismo associativo per la causa palestinese presiedendo l’associazione amicizia Sardegna Palestina. Comincia dunque a Cagliari il suo percorso a difesa dei diritti dei palestinesi e già lì si era distinto, nel 2013, per essersi interposto con veemenza al conferimento della cittadinanza onoraria del comune di Cagliari allo scrittore David Grossmann.
In occasione del Festival Tuttestorie di Letteratura per Ragazzi, infatti, il Comune di Cagliari aveva annunciato il conferimento della cittadinanza onoraria allo scrittore israeliano David Grossman, presidente onorario della manifestazione. In una nota ufficiale l’associazione di Hijazi aveva definito il conferimento della cittadinanza onoraria un atto inaccettabile, perché Grossmann si era sempre dichiarato favorevole alla difesa dello Stato di Israele dalle aggressioni continue dei terroristi palestinesi della Striscia di Gaza o dei terroristi di Hezbollah. Occorrerebbe chiedere ai promotori della commissione Segre cosa ne pensano delle idee miti del soggetto.
Ma poi Hijazi fa strada e scala le vette del multiforme associazionismo pro Palestina
Lo incontriamo alla Camera dei Deputati, a Roma, in conferenza stampa con i deputati Michele Piras, Maria Pia Pizzolante e Arturo Scotto, a parlare di Libano e Palestina. Ben corredato dunque da un parterre di tutto rispetto.
Nel 2018, poi, chiama la piazza a Milano, con Api (associazione palestinesi in Italia) e centri islamici.
I cortei sono divenuti tristemente famosi perché venivano in quel frangente gridati cori contro Israele e contro Gerusalemme, con annesso panegirico dell’intifada. La Comunità ebraica, chiedeva al sindaco la loro esclusione «da qualunque incontro democratico, e dalla concessione di spazi o suolo pubblico». Ha sortito poco la richiesta, solo una dissociazione del presidente dell’associazione dagli slogan antiebraici e tutto è finito in una bolla di sapone.
Ritroviamo dunque il nostro amico nei selfie scattati in occasione della festa romana per i 50 anni della Comunità di Sant’Egidio, assieme all’allora presidente del Consiglio Gentiloni e al sindaco di Roma Virginia Raggi, sempre in compagnia della politica che conta.
L’associazione di Hijazi, mai doma, ha poi anche organizzato il Festival della Solidarietà Palestinese a Milano, Brescia e Verona nell’aprile 2017, dove, oltre a al-Bustanji e all’On. Manlio Di Stefano, era intervenuto Mohammad Moussa Al Sharif, teologo islamico saudita, che ha difeso i matrimoni con bambine sotto i 14 anni e accusato cristiani, atei e fornicatori di essere una minaccia ai diritti umani.
Il nostro, inoltre, tra i suoi rendez-vous di alto profilo, non si è lasciato scappare un incontro tra il capogruppo del movimento in Commissione Esteri, sen. Gianluca Ferrara e una delegazione dei ‘Parlamentarians for Jerusalem’, in cui appunto figuravano anche i rappresentanti della Associazione dei Palestinesi in Italia: Mohammad Hannoun, Sulaiman Hijazi.
Il marito della giovane donna ieri in piazza con le sardine, e sul palco con lei a spronarla, dunque, non è uno sconosciuto ai sistemi politici e istituzionali, ha buone coperture e la sua presenza per il tramite della moglie in piazza San Giovanni è spia di due cose: la prima è che la piazza è tutt’altro che apolitica e apartitica la seconda è che è mossa da una precisa ed evidente parte politica che ora è al governo e che si arrabatta come può per confondere gli Italiani e resistere ancora un po’ attaccata alla poltrona, anche facendo leva sull’antisemitismo mascherato.
È il caso di completare la disamina con questo ultimo dato: Hijazi è uno che nel logo dell’associazione ha una cartina geografica che rappresenta la Palestina che occupa integralmente l’area israeliana, ciò che sottende il desiderio di sopprimere lo stato di Israele ed ha definito Hamas “resistenza palestinese”.
Ci aspettiamo una presa di posizione forte da parte del governo su questa deriva inaccettabile e una spiegazione da parte degli organizzatori della manifestazione.

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