Viviamo in una società in cui lo smarrimento giovanile è visto come una normalità, una conseguenza inevitabile della nostra generazione.
Sembra che le menti di molti ragazzi vivano sotto una cupola di vetro, protetti dal loro disincanto verso la realtà e senza avere l’intrepido entusiasmo di vivere appieno i migliori anni della propria vita.
Osservo, con attenzione, che molti miei coetanei sono privi di ideali in cui credere e con cui poter costruire un futuro prosperoso e pieno di valori. Sono soggetti alla dilagante, e sempre più spaventosa, volontà di non intraprendere alcun percorso formativo o costruttivo per la propria vita. Sono ancorati disperatamente alla pretesa di “avere tutto e subito”, senza dimostrare impegno e amore per ciò che si vuole e per ciò che si fa. Decidono volontariamente di auto-privarsi di piccole esperienze ricche di emozioni e piene di successo. Non trovano la tenacia di affrontare i primi problemi della vita e, per questo, hanno la necessità di rifugiarsi nel loro piccolo mondo di dipendenze e svogliatezza. Vivono nel proprio nichilismo, con l’indole di seguire le mode più ambigue del momento e di emulare i nuovi “modelli di vita” che vedono quotidianamente attraverso uno schermo.
Difronte a questa straripante gioventù, vi è un’altra gioventù: quella della militanza, la nostra.
Abbiamo deciso, con estrema convinzione, di non aderire allo scimmiottante ed eccessivo progressismo di questa società ma di conservare, dentro di noi, i valori e le testimonianze di chi ci ha preceduto. Abbiamo deciso di amare il nostro tricolore, simbolo e vanto del nostro orgoglio, e di dedicare le nostre vite al futuro dei nostri territori. Abbiamo deciso di intraprendere un percorso faticoso, di affrontare i pregiudizi che dominano un’Italia piena di invidia e di camminare a testa alta nonostante tutto. Siamo i giovani che vanno nelle piazze, nelle vie e nelle piccole strade per diffondere le nostre idee. Siamo i giovani che con il sorriso sulle labbra cantiamo le nostre canzoni e siamo coloro che, anche nei momenti più difficili, sono orgogliosi della propria identità.
Nella vita non possiamo prevedere cosa ci riserverà il domani, e tanto meno non possiamo fare previsioni affrettate sul futuro di ognuno di noi, ma sicuramente possiamo fare le nostre scelte nel presente, con il coraggio e la determinatezza di vivere che ci ha sempre contraddistinto.
Come disse Indro Montanelli: “Combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincere. Quella che s’ingaggia ogni mattina, davanti lo specchio”.
Continueremo a combattere ogni mattina, per altri mille anni.