Noi, Siamo, Giorgia

La nostra storia non è nostalgia, ma il racconto di una grande comunità nazionale che dal secolo scorso si perpetua attraverso un patto tra generazioni. Un filo tricolore che unisce piazze e sezioni, aule universitarie e parlamentari, scuole e cortei. Giovani e adulti, passato e presente: una comunità che non si arrende, non si piega, non si vende. È questa piattaforma, umana prima che politica, fatta di menti, cuori, idee e gambe sulle quali farle camminare, che ha visto nascere, crescere e arrivare alla guida del Governo Giorgia Meloni.

Per questo: Noi, Siamo, Giorgia.
NOI è la parola che ci strappa all’individualismo. È riconoscersi in qualcosa di più grande, fatto di radici e valori che nessuno ha mai cancellato. È non dimenticare da dove veniamo: battaglie, vittorie, sconfitte, i nomi dei caduti, il sangue versato.
SIAMO è la certezza che la comunità è più forte delle mode, dei calcoli, dei nemici che ci vorrebbero divisi. Restiamo vivi solo se restiamo uniti, pronti a sfidare un sistema che troppe volte ha provato a cancellarci.
GIORGIA è la prova che militanza, coraggio e sacrificio possono portare una ragazza del popolo a guidare una Nazione.

A Fénix non saremo semplici spettatori di una gioventù che avanza. Noi che custodiamo nella scatola dei ricordi la tessera del movimento giovanile siamo in lotta, insieme ai ragazzi di Gioventù Nazionale. Fianco a fianco. La militanza non ha età: è una scelta che ti segna per la vita. Dal Fronte della Gioventù ad Azione Giovani, passando per la Giovane Italia fino a GN oggi, tutti abbiamo ereditato un fuoco che non si spegne.

È la fiaccola di chi ha scelto la via più dura: isolamento, sacrificio, studio, disciplina. Un atto d’amore per la Patria, passata di mano in mano nei momenti bui e in quelli luminosi. Oggi guardiamo con orgoglio a Gioventù Nazionale. Fabio Roscani è il volto di una generazione che ha raccolto il testimone interpretando i tempi e trasformando la memoria in azione. Fénix 2025 è la prova della maturità di questo movimento. Il programma parla chiaro: tra palchi da montare, gazebo da fissare e sedie da spostare, i nostri ragazzi issano anche bandiere di senso e di visione.
Perché sanno che la sfida oggi è culturale.

E non è un caso se figure come Charlie Kirk — assassinato per le sue idee — siano diventate simboli di una generazione che difende identità e libertà.
La sua lezione ci ricorda che la cultura è la prima linea, la libertà di parola un bastione da difendere, il libero pensiero la scintilla che accende la voglia di combattere.

Gioventù Nazionale ci dice che è pronta. Sa che nelle stagioni di governo, fuori dai palazzi non si resta fermi: si ascolta, si studia, si elabora, si costruisce. Nei circoli, nei quartieri, nelle scuole, nei luoghi di lavoro.

Nostalgia? Quella del futuro, di un cambio di paradigma in cui i media — a partire da La Voce del Patriota — sono le armi per combattere il sistema del pensiero unico: strumenti di verità contro la censura e l’arroganza delle élite.

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Ulderico de Laurentiis
Ulderico de Laurentiishttp://www.uldericodelaurentiis.it
Direttore Responsabile de "La Voce del Patriota".

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