I dati in generale danno ragione al governo Meloni, il trend non viene smentito ma anzi rafforzato anche sul tema immigrazione. La fonte è il Viminale, con dati aggiornati a luglio 2025: dal 2023 bloccate 236.231 partenze irregolari dalla Libia e dalla Tunisia e introdotte pene più severe contro i trafficanti di esseri umani. Gli esponenti di Fratelli d’Italia lo dicevano da tempo: porteremo un cambio di paradigma, prima in Italia e poi in Europa. I numeri danno ragione alla svolta voluta dal governo, rimpatri più facili, lotta senza quartiere ai trafficanti di esseri umani e accordi con i Paesi di origine.
Le misure che funzionano
Tutto è partito dal decreto Cutro, approvato nel 2023, che contiene disposizioni di contrasto all’immigrazione illegale e la programmazione di flussi di ingresso legale per lavoro, includendo modifiche al permesso di soggiorno per protezione speciale e ai centri di permanenza per il rimpatrio (CPR). In aggiunta, c’è la cooperazione con i Paesi di origine, che mira a scongiurare le partenze garantendo un futuro nella terra di nascita ai migranti, garantendo investimenti e una prospettiva. Difatti, l’obiettivo del Piano Mattei, è di favorire gli investimenti in Africa e integrare una cooperazione tra Paesi per sviluppare le potenzialità del continente africano. Senza dimenticare il rinnovo del Memorandum Italia-Libia e l’intensificazione della cooperazione con questo Paese, il Memorandum Ue-Tunisia, il partenariato strategico tra Ue ed Egitto e l’accordo tra Italia e Albania per la creazione di hotspot e centri per i rimpatri.
FdI: “È iniziata una svolta, anche in Europa”
“La lotta ai trafficanti di esseri umani è il caposaldo dell’azione del governo Meloni nel contrasto all’immigrazione clandestina – scrive su un post social FdI -. Grazie alla cooperazione con i Paesi di origine e di transito e ai provvedimenti adottati, abbiamo ridotto drasticamente le partenze – sottolinea il post -. É iniziata una vera e propria svolta, anche in Europa, che porteremo a compimento, come chiesto dagli italiani”, conclude Fratelli d’Italia.