“Una vergognosa pagina di revisionismo storico. Quanto accaduto oggi pomeriggio nel corso del Consiglio comunale di Genova è inaccettabile. La consigliera di Avs, Francesca Ghio, ha tentato di riscrivere una pagina di sangue che non potremo dimenticare: Norma Cossetto è stata barbaramente ammazzata dai comunisti di Tito e provare a dissociarsi su un ordine del giorno che chiedeva il sacrosanto ripristino della targa, dopo essere stata divelta, dedicata alla giovane istriana è vomitevole. Significa calpestare il dramma delle Foibe. Farlo a pochi giorni dall’anniversario del suo assassinio assume contorni ancora più sgradevoli e preoccupanti: onorare il sacrificio della giovane ventitreenne studentessa, Medaglia d’Oro al Merito Civile perché imprigionata e violentata dai partigiani slavi, è un dovere. Il suo coraggio, il suo esempio, il suo orgoglio restano impressi nella nostra memoria e un monito a contrastare le violenze contro le donne, sia in tempi di guerra sia in quelli di pace. Il sindaco Salis si dissoci immediatamente da parole così sconcertanti e proceda al ripristino di quella targa senza aspettare l’atto di indirizzo dell’assise comunale”. Così il senatore di Fratelli d’Italia, Giorgio Salvitti.