“Bisogna intervenire subito prima che esploda quello che qualcuno autorevolmente ha definito una “bomba atomica” sul sistema bancario, sociale e produttivo italiano”.
E’ questo l’allarme lanciato dal sen. Adolfo Urso al meeting “Si può fare” promosso dalle associazioni che lottano per la tutela dei cittadini e delle imprese finiti nella macchina infernale dei debiti in sofferenza.
“Tra poche ore, il 30 settembre, decade la deroga concessa dall’EBA alle banche per non eseguire la riclassificazione dei prestiti sotto moratoria. È a rischio sopravvivenza oltre un terzo del sistema produttivo del Paese. Occorre intervenire subito, chiedendo allla BCE una ulteriore proroga almeno sino al superamento della emergenza covid-19, e nel frattempo intervenire sul piano legislativo per consentire ai debitori di riscattare il proprio credito deteriorato come prevede il mio ddl 788 ormai in dirittura d’arrivo alla Commissione Finanze del Senato che riguarda quasi 2 milioni di soggetti. Non possiamo più tollerare la tattica dilatoria di chi non capisce che così si distrugge il sistema sociale e produttivo italiano, rendendo impossibile la ripresa economica del Paese. Si può intervenire subito, si deve intervenire”.
“In sede di commissione Finanze – ha aggiunto il senatore di FdI Andrea de Bertoldi, segretario della stessa Commissione – si registra una volontà trasversale per far arrivare a compimento l’iter legislativo della proposta 788, nata due anni fa. Tutti sanno quanto sia determinante per le sorti della nostra economia il fardello dei crediti deteriorati e questa volontà è rafforzata anche dalla coscienza che la 788 va contro gli interessi di poteri forti. Il problema dei debiti va spostato sul piano nazionale e la direzione nella quale si deve andare è quella della creazione di bad bank nazionali ed europee per sottrarre il debito alla speculazione di soggetti altri”.