“Le PMI sono stanche di chiacchiere, annunci e promesse. Chiedono interventi rapidi e soluzioni. Ci sono oltre 200mila aziende a rischio usura, milioni di italiani con debiti con le banche contratti già prima della pandemia dopo un decennio di crisi. E in questo scenario aggravato dalla pandemia ed ora da una crisi di consumi epocale, le banche stanno vendendo migliaia di crediti alle società di recupero mandando sul lastrico famiglie e aziende. A inizio legislatura Fratelli d’Italia ha depositato il disegno di legge 788. Il ddl, che è ancora arenato dopo 4 anni nella Commissione Finanze e Tesoro, consentirebbe a milioni di italiani, artigiani, commercianti, piccoli imprenditori e famiglie di liberarsi della schiavitù del debito, riscattando il proprio debito (Npl) così da tornare alla vita produttiva. Siamo davanti a una gravissima crisi economica e sociale. Milioni di italiani sono sottoposti a stalking bancario ed a grave rischio di finire nelle mani degli usurai e della criminalità organizzata, come denunciano anche le Associazioni che da sempre lottano contro l’usura e in difesa delle vittime della speculazione finanziaria. Basta favorire le tattiche dilatorie delle lobbies internazionali. Il governo e tutte le forze di maggioranza reagiscano a tutela dei più deboli con i fatti. Basta chiacchiere e immobilismo, ci sono le vite e i sacrifici di migliaia di famiglie in ballo”.
Lo dichiara Lino Ricchiuti, viceresponsabile del Dipartimento Imprese e Mondi produttivi.