Nuovi guai per De Luca: spesi 4 milioni di euro della Regione per green pass mai usati

Prima alza la voce perché non riceve fondi, poi si scopre che la colpa dei ritardi è sua, infine viene fuori che, in realtà, o non li spende o li spende malissimo. Questo è De Luca, la cui manifestazione a Roma a capo di una schiera di amministratori locali amici contro il governo ha avuto quasi un effetto boomerang, facendo accendere i riflettori sulla legittimità della sua autocommiserazione. Come a dire: De Luca si lamenta, ma ne ha diritto, moralmente parlando?

Stando a tutte le rivelazioni che sono emerse, De Luca si lamenta inutilmente. Negli ultimi giorni, il nuovo Masaniello ha prima fatto campagna elettorale contro il governo con i soldi dei cittadini campani (si legga enormi manifesti istituzionali affissi in tutta Napoli), venendo poi rivelate dal ministro Fitto la sua inadempienza (che giustifica i ritardi per i quali protesta) e la (mala)gestione dei fondi negli anni precedenti (con un avanzamento della spesa FSC solo al 24% nel ciclo 2014-2020).

Ora De Luca, a quanto pare mai pago di figuracce, inciampa nell’ennesima contestazione sulla spesa delle risorse regionali. La Corte dei Conti ha infatti espresso la volontà di fare chiarezza sulla tessere del vaccino contro il Covid che il governatore volle, comprò ma non distribuì mai. Un danno di quasi 4 milioni di euro, dei quali un milione contestato direttamente a De Luca. I fatti risalgono all’inizio del suo secondo mandato in Campania, al periodo tra il 2021 e il 2022, quando, in balia probabilmente di una sensazione di onnipotenza dopo mesi di lanciafiamme e avvincenti dirette Facebook trasmesse anche in Tv da emittenti locali, farcite di facili ironie, turpiloqui e offese gratuite a destra e manca, lo sceriffo tentò addirittura di doppiare quanto già fatto dal governo giallo-rosso, volendo aggiungere al green pass nazionale anche uno regionale. Una scelta che si traduce, secondo la Corte, non solo come “una spesa inutile”, ma anche come “uno sconfinamento della Regione Campania in ambiti non di sua pretta e specifica competenza”. Le card tanto volute da De Luca sono ancora lì, accatastate nei depositi delle Asl a Napoli, a Salerno, mai consegnate ai cittadini. “Ormai è evidente – ha detto Antonio Iannone, senatore di Fratelli d’Italia – che tutto quello che De Luca di geniale (secondo lui) fa finisce alla Corte dei Conti. Quella di De Luca è una strana idea della trasparenza retta da uno strano senso della morale della spesa. De Luca fa a spese dei cittadini la bella vita politica di un Governatore in liquidazione”.

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