“Ancora una volta i dati spengono le polemiche della sinistra. L’Istat oggi certifica che ad Aprile, in Italia, 390 mila persone in più risultano occupate rispetto allo stesso mese del 2022. Si tratta di un aumento dell’1.7%. Non parliamo di lavoro precario: negli ultimi 12 mesi, anzi, i dipendenti permanenti sono aumentati del 3.1% mentre il numero dei contratti a termine è diminuito del 4.8%. Questi numeri rendono le grida di allarme della sinistra delle chimere. Le politiche governative, non ultima la norma che estende l’utilizzo dei voucher, non mirano a precarizzare il lavoro. Al contrario sono leggi utili a far emergere un mondo del lavoro che altrimenti resterebbe sommerso e che di per sé non è continuativo (pensiamo ai lavoratori impegnati negli stabilimenti balneari, per fare un esempio). Un dato esemplificativo del clima di fiducia degli Italiani è anche quello che certifica la diminuzione degli inattivi, ossia coloro che non studiano e non cercano lavoro. Sono fortunatamente sempre di meno, segno tangibile di come gli italiani, soprattutto i più giovani, siano tornati a credere e investire nel loro futuro”.
Lo dichiara in una nota il senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini, presidente della V Commissione Bilancio.