Il consigliere regionale Tommaso Razzolini del gruppo Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni ha preso parte oggi nella sala Fallaci di Palazzo Ferro Fini al convegno dedicato alla figura di ‘Nazario Sauro, eroe italiano e faro dell’Adriatico’ in occasione delle celebrazioni del Giorno del Ricordo 2023.
“La figura di Nazario Sauro racconta ancora oggi con forza l’amor patrio per la nostra Nazione testimoniato con la vita. Da militare marittimo istriano, a quell’epoca sotto il dominio austro-ungarico, si arruolò nella Marina italiana nel corso della Grande Guerra e fu poi catturato e condannato per alto tradimento dall’impero d’Austria e Ungheria”.
“Ricordare la sua figura oggi alla vigilia del Giorno del Ricordo è l’occasione inoltre per mantenere viva la memoria di tutte le vittime e i martiri delle foibe, ma anche dell’esodo Giuliano, fiumano e dalmata. E per condannare ogni forma di propaganda politica non solo negazionista ma anche riduzionalista e giustificazionista verso una delle pagine più tristi e tragiche della storia italiana”.
“Una memoria che potrebbe essere citata nel Giorno del Ricordo anche dalla kermesse nazional popolare del Festival di Sanremo in atto in questi giorni. Insieme a tanti amministratori locali, infatti, ho voluto trasmettere una missiva al Festival affinché nella serata di domani sia quantomeno citata ed onorata la Giornata del Ricordo”.
“Le parole di Nazario Sauro, che nel suo testamento scrive ‘Su questa Patria giura e farai giurare ai tuoi fratelli, che sarete sempre, ovunque e prima di tutto italiani’ dimostrano come il suo attaccamento all’Italia non fu mai scalfito, a testimonianza del legame di un popolo che dall’Alto Adriatico, da Spalato passando per Venezia, fin dai tempi della Serenissima si è sempre sentito italiano. La folle pulizia etnica voluta da Tito ha tentato di strappare questo ricordo, ma ancora oggi le pietre e i terribili resti delle foibe lo mantengono vivo nella memoria”.
Così il consigliere regionale Tommaso Razzolini, del gruppo consiliare Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni.