“Se la questione fosse solo quella di difendere dalla violenza fisica e morale gli omosessuali, i bisessuali e i transgender, non ne staremmo discutendo da mesi e Fratelli d’Italia sarebbe favorevole a questo provvedimento. Lo abbiamo sempre detto e lo dimostrano anche i nostri emendamenti, uno dei quali introduce proprio aggravanti di pene in caso di discriminazioni per origine etnica, nazionalità, orientamento sessuale o religioso e disabilità della persona offesa.
Ma il problema non è questo. Il punto è che con questa legge si vuole perseguire una finalità diversa e cioè inserire un reato di opinione nel nostro ordinamento: questa legge infatti trasforma una legittima opinione in reato”.
Così il senatore Alberto Balboni, Vice Presidente della commissione Giustizia durante la discussione generale sul DDL ZAN.
“Potrebbe diventare reato, ad esempio, sostenere che un bambino dovrebbe avere un padre o una madre o che un uomo non potrebbe sostenere competizioni sportive femminili. Questo è l’effetto oggettivo che si verificherebbe indipendentemente dalle modifiche che si stanno proponendo. Perché la verità è che si sta ponendo un limite all’art. 21 della Costituzione con una legge ordinaria, avendo come effetto che le persone che hanno una certa idea della famiglia, della differenza tra i sessi, della maternità e della paternità si autocensureranno. E l’obiettivo di questa legge è proprio questo: mettere il bavaglio alla maggioranza degli italiani che credono ancora che la famiglia sia un valore e che i diritti degli omosessuali vadano tutelati senza ledere quelli degli altri” conclude il senatore Balboni.