“La legge sull’equo compenso va integrata, estendendola a tutti i potenziali clienti dei professionisti ed introducendo delle sanzioni, compresa la nullità delle nomine, per chiunque non ne rispetti le prescrizioni, e prevedere anche un ripristino dei minimi tariffari, come de facto stabilito recentemente dal Tar delle Marche, onde tutelare la qualità delle prestazioni professionali e proteggere soprattutto i più deboli e giovani Professionisti che sono stati duramente colpiti dalle liberalizzazioni selvagge conseguenti alle cosiddette lenzuolate di Bersani e del Pd”.
Lo ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro e coordinatore della Consulta Parlamentari Commercialisti, nel corso di un incontro a Milano con alcuni dei più importanti presidenti degli Ordini Professionali organizzato dal quotidiano economico Italia Oggi.
“Provvederemo poi ad elaborare – ha sottolineato De Bertoldi – un disegno di legge per garantire la assicurabilità delle sanzioni dirette in capo ai professionisti, e per eliminare quelle storture sulla responsabilità dolosa dei Revisori nella crisi di impresa, che impedisce di fatto alle società di ottenere la disponibilità di revisori; nella sola Milano ne mancano circa diecimila proprio per la sproporzione nelle misure sanzionatorie”.
“Infine – ha concluso De Bertoldi – la Consulta si occuperà della tenuta domestica del Registro Revisori, oggi gestito con mille complicazioni dal Mef, e cercherà di favorire un dialogo più stretto tra i commercialisti e le Istituzioni ai fini di migliorare l’efficienza e l’efficacia delle disposizioni di carattere economico e finanziario”.