“La coerenza resta uno degli elementi dirimenti di FDI, lo si dimostra anche nel campo della cultura dove ieri il Ministro Alessandro Giuli, a nome del governo, ha risposto positivamente sull’apertura dell’iter per inserire Ostia antica nei beni materiali tutelati dall’UNESCO. Proposta riportata nei programmi di FDI è scarsamente considerata da chi ha guidato finora enti locali e governi nazionali, nonostante fosse oggettivamente impossibile negare l’esistenza di tutti i titoli per conferire al sito archeologico più grande d’Europa tale riconoscimento.
L’inserimento nel patrimonio UNESCO, una volta conseguito, accrescerà l’attrattività del bene, lo strapperà allo ‘splendido isolamento’ in cui è rinchiuso da decenni ed entrerà a far parte di una rete di straordinaria importanza. Il marchio UNESCO conferisce un aumento di attrattività pari al 40%.
Sorprende che Roma, che vanta tre siti Patrimonio dell’Umanità, due materiali -il centro storico (come prevedibile, insieme alla Cittàdel Vaticano e San Paolo fuori le Mura) e la Regina Viarum, l’Appia Antica, e uno immateriale- quello di ‘città creativa’ per il cinema, non sia riuscita ancora a vedersi riconosciuto questo straordinario luogo, la cui area archeologica è più vasta di quella di Pompei”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.