La diffusione del coronavirus nel Nord Italia e’ un’altra battuta d’arresto per l’economia della Penisola che ‘probabilmente registrera’ una contrazione nel 2020′. Queste le attese di Oxford Economics. In un aggiornamento sulla situazione italiana, l’economista Nicola Nobile, ripreso da Il Sole 24 ore, stima che l’interruzione delle attivita’ pesera’ per circa lo 0,1% del Pil nel primo trimestre, se le misure di contenimento dell’epidemia rimarranno in vigore per il periodo previsto di una settimana. E’ d’altro canto molto probabile che altri fattori, come la fiducia e le dinamiche delle supply-chains, amplifichino lo shock. Oxford Economics aveva gia’ tagliato a zero le stime di crescita per il 2020, dopo il deludente dato del quarto trimestre 2019 e prendendo anche in conto le ricadute del coronavirus sulla domanda all’export e sulle supply chains. L’improvviso diffondersi dell’infezione in Nord Italia, tuttavia, comportera’ ‘un colpo piu’ diretto’ per l’economia del Paese, stimato sulla base dei dati provinciali e settoriali – appunto – attorno allo 0,1% del Pil. Si tratta di una stima conservativa, rileva Nobile, perche’ solo quattro province della Lombardia sono colpite e la situazione resta relativamente calma al momento in altre aree del Nord Italia.
L’appello di Giorgia Meloni al Governo: serve un piano straordinario per l’economia
“L’emergenza coronavirus rischia di produrre danni terribili e devastanti alla nostra economia, che già vive una situazione pesantissima. Al dramma sanitario si aggiungerebbe il dramma economico: imprese ferme, crollo della produzione, aumento della disoccupazione, interi settori economici paralizzati, come il turismo e la moda. Fratelli d’Italia raccoglie le preoccupazioni espresse dalle categorie produttive e rivolge un appello urgente al Governo affinché metta a punto un piano straordinario per garantire la stabilità sociale. Servono misure eccezionali per scongiurare la paralisi e la recessione. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo per raggiungere questo scopo”. Lo ha detto ieri, in un appello al Governo Conte, Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia che ha anche chiesto la «sospensione immediata delle scadenze per i contribuenti nelle zone del focolaio epidemico del coronavirus. I cittadini, i professionisti, gli artigiani e le Partite Iva, che stanno già attraversando un periodo difficile della loro vita, non possono reggere anche l’urto del blocco economico dovuto al coronavirus. Fin quando la situazione non tornerà alla normalità, deve essere compito dello Stato tutelarli anche dagli adempimenti e scadenze economiche».
Le proposte di Fratelli d’Italia: differimento dei pagamenti per le aziende e i professionisti
“Le recenti dichiarazioni del presidente del Consiglio riguardo l’emergenza Coronavirus e una responsabile e propositiva collaborazione vanno raccolte e questo in particolare alla luce delle ricadute economiche. Per questa ragione Fratelli d’Italia chiede al ministro Gualtieri di disporre con un atto urgente un congruo differimento dei termini di versamento della rata, con scadenza 28 febbraio, per tutti quei contribuenti che abbiano aderito alla ‘rottamazione ter’ e che risiedano nei Comuni interessati dalle misure straordinarie disposte dal governo. E questo in attesa dei successivi provvedimenti che lo stesso ministro vorrà prendere per tutelare gli operatori economici, ai quali è stata imposta la chiusura della propria attività. Si tratta di una misura importante, quella del differimento, visto che nel caso di mancato o tardivo versamento, anche di una sola rata, non sarà possibile per i contribuenti accedere alle agevolazioni previste dalla ‘rottamazione ter’, rendendo così impossibile il rateizzo del debito”. Lo dichiara il viceresponsabile del dipartimento Attività produttive di FdI con delega alle Partite Iva, Lino Ricchiuti.
“Il Coronavirus rappresenta un pericolo evidente e immediato per la nostra economia. Bisogna intervenire subito sul differimento delle rate dei mutui, sul differimento delle imposte e delle cartelle di pagamento individuando le aziende che si trovano in una situazione di oggettiva difficoltà. Bisogna anche trattare con l’Unione Europea per una maggiore flessibilità sui conti pubblici e sulla possibilità di dare provvidenze alle imprese che in questo momento si trovano di fronte a una situazione di difficoltà e di emergenza nell’ approvvigionamento delle materie prima dalla Cina e dall’Estremo Oriente. E’ necessario muoversi subito e non attendere un minuto di più. Il governo deve agire e deve farlo in maniera concreta. Altrimenti, per dirla con Tito Livio, mentre a Roma discutono, Sagunto è espugnata”.
Lo dichiara Maurizio Leo ( Fdi), candidato del centrodestra per le elezioni suppletive per il collegio di Roma1 della Camera dei Deputati.