“Il governo Meloni, con l’azione del ministro Lollobrigida e del vicepresidente della Commissione Ue Fitto, è impegnato a garantire la centralità dell’agricoltura all’interno della politica agricola comune (PAC) che è lo strumento essenziale dell’Unione europea per garantire la competitività del settore agricolo e la sovranità alimentare a livello europeo e nazionale. La sua natura comune ha permesso di preservare nel tempo il mercato unico europeo, promuovendo al contempo la sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale, la tutela delle zone rurali e il sostegno al reddito degli agricoltori. La Commissione europea ha però presentato, il 16 luglio scorso, una proposta di bilancio per il periodo 2028-2034, suscitando numerose critiche da singoli Stati e da parte delle principali associazioni del settore perché la PAC verrebbe inserita all’interno di un ‘fondo unico’ che includerebbe, oltre all’agricoltura, le politiche per la coesione territoriale, la pesca e il welfare, sostituendo l’attuale approccio basato su fondi dedicati al solo settore agricolo. Siamo e restiamo convinti che il ruolo degli agricoltori come custodi dell’ambiente e del territorio vada preservato, anche tenendo conto dell’immane sforzo del nostro esecutivo che ha destinato fondi all’agricoltura in questi due anni e mezzo come mai era avvenuto prima e che sta continuando con l’ultimo stanziamento di 1 miliardo che va oggi in Consiglio dei Ministri, e siamo fiduciosi sull’esito di questa vicenda in sede di Parlamento europeo”.
Lo dichiara in aula nel corso del question time il senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo, presidente della Commissione Agricoltura a Palazzo Madama.