Paesi sicuri. Rampelli (FdI): Istruttoria migranti diversa da caso a caso, copia incolla è atto eversivo

“Alcuni tribunali bocciano la norma ‘Paesi sicuri’? La materia è complessa e dovrebbe indurre i giudici (e la sinistra che ne cavalca le sentenze) a maggiore prudenza. Come sottolinea la presidente della prima sezione civile della Corte di Cassazione Maria Acierno la valutazione va fatta su ogni singolo migrante, proprio quello che abbiamo invocato nei giorni scorsi.
Il presupposto per l’accoglimento della singola richiesta è l’accertamento che il soggetto richiedente sia perseguitato nel suo Paese per l’appartenenza a quel gruppo o categoria discriminata, unica condizione per ottenere il diritto di asilo.

Sono le singole vicende biografiche che devono dimostrare la violenza subita. Primo presupposto.
Poi c’è la questione della migrazione da Paesi sicuri per la quale è chiaro che il diritto di asilo non sia conferibile. Osservazioni lontane dalla puerile strumentalizzazione che il Partito Democratico utilizza per distruggere la norma, a danno della nazione. La sentenza della Corte di Giustizia europea ha stabilito paletti molto chiari che la miopia della sinistra neppure vede. Ma si trova in compagnia di qualche magistrato ossessionato dal governo Meloni che l’ha piegata ai propri reconditi desideri. Se prevalesse questa folle idea delle toghe politicizzate tutti i cittadini del terzo mondo dovrebbero essere obbligatoriamente ospitati in qualunque Paese europeo, anche nella sede lussemburghese della Corte di giustizia. Parliamo di decine di milioni di persone… Sarebbe sufficiente qualunque genere di discriminazione, politica, culturale, religiosa verso una sola categoria di persone per essere tenuti ad accogliere tutte le richieste di protezione di tutti i cittadini di quella nazione, anche non discriminati. Solo i faziosi possono interpretare così una sentenza ed è per questo che mentre i magistrati italiani lavorano in silenzio, con il rispetto di noi tutti, una parte rancorosa e ideologizzata li indebolisce per perseguire unicamente un obiettivo politico, quindi eversivo. Di fronte a conseguenze così impattanti un Ordine dello Stato si confronta con il governo della nazione che, tra l’altro, sarà giudicato dai cittadini anche sulla sua capacità di gestire i flussi migratori, non emette sentenze di principio, surreali, inapplicabili, ingestibili aggredendo di fatto il Presidente del Consiglio Meloni che ha costruito passo passo la soluzione degli hot spot ospitati in altri Stati creandosi oltretutto un largo consenso continentale. Roba da pasdaran”.

E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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