Pala del Carpaccio. Urzì (FdI): il tg3 cancella l’esodo istriano

“Il Tg3 è rimasto a prima dell’approvazione della legge istitutiva della ‘Giornata del Ricordo’ in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale?Nel servizio firmato da Rita Cavallo e trasmesso nell’edizione più seguita delle 19  dell’11 settembre e che ha accompagnato la visita del presidente della Repubblica italiano a Capodistria l’esodo si è letteralmente vaporizzato nelle nebbie dell’oblio e si è tornati a rappresentare la realtà con il metodo negazionista come era accaduto per decenni in Italia dal Dopoguerra fino all’approvazione della legge nel marzo del 2004. La Pala del Carpaccio trasferita nei giorni scorsi a Pirano da Padova (dove era stata ricoverata nel 1943 per evitarne danneggiamenti in bombardamenti) infatti è stata descritta dalla giornalista come ‘sottratta negli anni 40 alla Slovenia’. Pirano nel 1943 era italiana a tutti gli effetti, l’Italia non ha sottratto nulla alla Slovenia (nata solo nel 1991 a seguito della dissoluzione della Jugoslavia).

Quindi non può essere accettato su un piano morale, secondo i valori della legge istitutiva della giornata del ricordo (che nasce: ‘al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra’, articolo 1) che si parli di beni italiani trasferiti da una provincia italiana quale era quella di Pola ad un’altra provincia italiana quale era quella di Padova come di beni trafugati dalla Slovenia. Né è moralmente sostenibile che si dichiari, come il servizio del Tg3 ha dichiarato, che sia stata operata una ‘restituzione’ della Pala del Carpaccio perché nulla di ciò che era di proprietà della Slovenia è stato restituito (perché nulla era stato sottratto) ma solo trasferito per generosità dall’Italia al luogo storico per cui l’opera del rinascimento veneziano era stata concepita e ciò come operazione per favorire la memoria perenne delle radici culturali italiane di Pirano.  Inaccettabile che al Tg3 si sia tornati indietro di vent’anni ad una rappresentazione delle vicende del confine orientale segnate dall’oblio per le vicende dell’esodo della popolazione e dei propri beni ignorando il dramma subito dagli italiani e lo sfregio alla loro identità di cui la Pala del Carpaccio è suprema espressione. Altro che bene sottratto e restituito”.

Lo ha dichiarato l’on. Alessandro Urzì, capogruppo di FdI in Commissione affari costituzionali. 

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