“Tutti coloro che sono morti nel mezzo di questa epidemia sono portati al rango di martire”, ha dichiarato a France24 Mohammed Moussaoui, commentando il divieto del Governo di eseguire i consueti rituali funebri a causa del rischio di trasmissione del Coronavirus. “Il contesto dell’epidemia esiste nella religione musulmana”, ha spiegato Moussaoui che è presidente del Consiglio francese di culto musulmano (CFCM). “Abbiamo dovuto informare i fedeli di queste regole eccezionali. La cosa più importante è la sospensione del bagno mortuario “.
“Il bagno mortuario – ha aggiunto – è proibito quando si tratta di un martire di guerra, che muore da solo sul campo di battaglia e viene seppellito mentre è vestito. Viene eseguita solo la preghiera funebre”.
Ma paragonare i morti da Covid-19 ai martiri di guerra della religione islamica rischia di essere un azzardo che potrebbe generare qualche pessima idea, come quella di una nuova jihad portata avanti da “martiri” disposti a diffondere il virus mortale tra gli “infedeli”.
Ne è convinto l’editorialista di Valeurs Actuelles, Nader Allouche, secondo il quale “dobbiamo aspettarci che elementi estremisti, dichiaratamente marginali e in numero limitato, tenteranno di diffondere il virus attorno a loro violando le regole”. Allouche crede che il presidente del CFCM deve riconsiderare la sua “retorica pericolosa per l’ordine pubblico”.
In effetti ha aggiunto, “il soldato coronavirus di Dio” è un tema ampiamente ripreso dai predicatori salafiti, come Omar Haddouchi, in Marocco, che ha dichiarato in un video pubblicato su Youtube, che il Covid-19 è “una punizione inviata dall’Onnipotente contro i malvagi”, e che è il ” miglior jihadista di Allah “.
“Il CFCM è partito da una buona intenzione: consentire l’assenza di una toilette mortuaria per le vittime della pandemia. In effetti, i martiri della guerra santa sono esenti dalla pulizia mortuaria, a differenza degli altri. Il Consiglio francese per il culto musulmano ha deliberatamente sfruttato l’analogia tra i due casi, al fine di calmare una situazione potenzialmente esplosiva legata alla negaione dei riti funebri nell’Islam. Ma questo a costo di alimentare i discorsi salafiti che vedono nell’epidemia sia una punizione che una nuova arma per combattere gli infedeli”.
Un paragone pericoloso da non reiterare.