Pari opportunità, pari libertà: le misure del governo Meloni contro disparità e violenze di genere

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: "La festa della donna non è solo un giorno di celebrazione, ma un'occasione per riflettere sulle conquiste raggiunte e sugli obiettivi ancora da perseguire. Grazie al supporto di politiche concrete messe in atto dal nostro Governo, abbiamo promosso l'occupazione femminile, i cui risultati - certificati dai dati Istat - ci rendono particolarmente fieri. Tuttavia, non possiamo fermarci qui. Siamo consapevoli che ci sono ancora sfide da affrontare e continueremo a lavorare con determinazione per garantire alle donne un futuro migliore in cui possano realizzare pienamente il loro potenziale, senza dover scegliere tra vita e lavoro. Un grazie a tutte le donne per come dimostrano, ogni giorno, il loro impegno, la loro determinazione e la loro infinita capacità di fare la differenza nella società."

In questi primi 16 mesi di governo, il lavoro del governo Meloni e del Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità è stato molto intenso nel contrasto di disparità e violenze di genere. Un lavoro che si è tradotto nelle non poche misure dell’esecutivo in favore della maternità, della natalità, al fine di permettere a ogni donna di non dover scegliere tra carriera professionale e l’essere madri, misure quali il bonus mamme, la certificazione per le imprese o gli incentivi per chi assume madri lavoratrici. O ancora diverse iniziative per contrastare le violenze domestiche: misure concrete come la legge contro la violenza sulle donne o l’implementazione del numero 1522, o di sensibilizzazione, all’interno delle scuole. Un impegno che si è fatto vivo anche a livello internazionale, con misure contro la tratta di essere umani o contro gli stupri in caso di guerra. A seguire, una rassegna di quanto già fatto dal governo Meloni sul tema:

Codice di autodisciplina per le imprese responsabili in favore della maternità

È stato promosso un codice di autodisciplina per le imprese, ad adesione volontaria e privo di oneri burocratici, per favorire l’ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro. Il codice si concentra su tre ambiti: 1) continuità di carriera delle madri; 2) iniziative di prevenzione e cura dei bisogni di salute; 3) adattamento dei tempi e modi di lavoro. L’iniziativa è finalizzata a promuovere ambienti di lavoro accoglienti per la genitorialità, e in particolare per la maternità, rimuovendo gli ostacoli che fanno percepire la maternità come qualcosa di penalizzante in termini professionali.

Certificazione per le imprese (PNRR)

È stato portato avanti, con ampio anticipo nel conseguimento dei risultati rispetto alle scadenze previste, il progetto del PNRR relativo alla certificazione della parità di genere per le imprese. Le imprese che aderiscono possono usufruire di sgravi contributivi e premialità nelle gare pubbliche a fronte della tutela e valorizzazione del lavoro femminile e della conciliazione vita-lavoro. Quasi 1500 le aziende già certificate.

Promozione dell’imprenditoria femminile

È stato incrementato di 6,5 milioni di euro il fondo di garanzia per le PMI dedicato alle imprese femminili. In questo modo si vuole incidere sulla principale difficoltà delle donne a intraprendere l’attività di impresa, ossia quella di accesso al credito.

Bonus mamme: decontribuzione per mamme lavoratrici

Nella legge di bilancio 2024, è stata inserita la decontribuzione fino a 3.000 euro annui per le madri dipendenti dal secondo figlio in su. La decontribuzione può essere richiesta al proprio datore di lavoro, fino al decimo anno di età del figlio più piccolo per le madri con due figli, e fino al diciottesimo anno di età del figlio più piccolo per le madri con almeno tre figli.

Sgravi fiscali per chi assume madri lavoratrici

Sono stati previsti sgravi fiscali maggiorati per gli imprenditori che incrementano il tasso di occupazione nell’impresa assumendo madri di almeno due figli minorenni.

Legge contro la violenza sulle donne

Il governo ha promosso un disegno di legge, approvato dal Parlamento trasversalmente e già applicato in numerosi casi, per rafforzare le norme contro la violenza sulle donne. La legge è orientata soprattutto alla prevenzione, per fermare le situazioni violente prima dell’irreparabile. Il provvedimento contiene, fra l’altro, il potenziamento di strumenti come l’ammonimento, la distanza minima di avvicinamento e il braccialetto elettronico. Ancora, sono previsti tempi stringenti per l’adozione delle misure cautelari da parte dell’Autorità Giudiziaria e procedure che favoriscono la specializzazione dei magistrati in tema di contrasto alla violenza di genere.

Aumento dei fondi per il piano anti-violenza sulle donne

Sono stati quasi raddoppiati dal Governo, passando in maniera strutturale da 35 a 55 milioni (+ 20 milioni), i fondi per il finanziamento del piano anti-violenza (dunque centri anti-violenza, case rifugio e simili). Si tratta dell’importo più alto di sempre. A questi vanno aggiunti, per quest’anno, 9 milioni stanziati dal Ministero per le Pari Opportunità per l’empowerment delle donne vittime di violenza. Anche con riguardo al fronte specifico della prevenzione, in totale le risorse stanziate dal Governo sono state quasi raddoppiate, passando da 17 a 30 milioni.

Promozione delle discipline STEM, in particolare per le ragazze

Sono stati stanziati 2 milioni di euro per il 2024 per la realizzazione di iniziative volte ad incoraggiare le ragazze a intraprendere lo studio delle materie STEM. In questo quadro, si inserisce anche un bando per finanziare progetti di orientamento attraverso la collaborazione tra scuole e università.

Iniziative contro gli stupri di guerra

Nel novembre 2022, è stato promosso un evento internazionale dedicato agli stupri di guerra, intitolato “Stupri di guerra in Ucraina e giustizia internazionale” per richiamare l’attenzione su questo odioso crimine utilizzato come una vera e propria arma nell’ambito dei conflitti a scapito di donne e ragazze. Inoltre, a seguito delle violenze perpetrate da Hamas durante l’attentato terroristico del 7 ottobre 2023 ai danni di Israele, è stata assunta un’importante iniziativa di sensibilizzazione su questo tema: in particolare, la Ministra Roccella ha inviato ai principali interlocutori internazionali coinvolti sul tema una lettera aperta per richiamare l’attenzione sulle violenze che le donne subiscono nei teatri di conflitto, con particolare riferimento proprio agli abusi e alle violenze sulle donne avvenute lo scorso 7 ottobre.

Rifinanziamento e aumento dei fondi per il piano contro la tratta degli esseri umani

È stato rifinanziato, con un aumento delle risorse, il piano nazionale per il contrasto della tratta degli esseri umani (+7 milioni, pari a +24%). È stato incrementato il budget a disposizione del bando per i progetti per la protezione e assistenza delle vittime di tratta. Rifinanziamento e aumento dei fondi per il piano contro la tratta degli esseri umani.

Diffusione del numero 1522 anti-violenza

Sono state prese iniziative per la massima diffusione del 1522, il numero verde dedicato alle donne vittime di violenza, ad esempio in collaborazione con Poste Italiane. Altre partnership sono in via di definizione. In occasione della Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne del 2023 è stata realizzata una campagna di informazione e sensibilizzazione dedicata al 1522 in collaborazione con il Ministro per lo Sport.

Linee guida per la formazione del personale anti-violenza

È stato avviato il lavoro per l’elaborazione di linee guida per la formazione del personale a vario titolo coinvolto nelle situazioni di violenza di genere (forze dell’ordine, personale sanitario, magistratura, servizi sociali). L’obiettivo è quello di rendere queste categorie sempre più consapevoli del fenomeno, affinché possano anche riconoscerne i segnali.

Reddito di libertà

È stato rifinanziato con la nuova legge di bilancio e reso strutturale il cosiddetto “reddito di libertà”, ossia un contributo economico per le donne vittime di violenza. La misura punta a favorire, attraverso l’indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà.

Promozione di un concorso audiovisivo nelle scuole contro la violenza sulle donne

A seguito di un Protocollo d’intesa tra la Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, il Ministro dell’istruzione e del merito e il Ministro della cultura, è stato promosso un concorso, rivolto alle studentesse e agli studenti, per la realizzazione di prodotti audiovisivi (cortometraggi e video) sul tema della violenza maschile contro le donne. I prodotti vincitori verranno proiettati in occasione del Festival del Cinema di Venezia.

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