La grande maggioranza dei figli di migranti africani nati in Francia nella regione parigina afferma che, entro i prossimi dieci anni, vorranno emigrare nella patria dei loro genitori.
Molti dei cittadini francesi della regione dell’Ile-de-France nati da migranti africani dicono di voler lasciare la Francia e reinsediarsi nei paesi d’origine dei loro genitori, un fenomeno che si chiama rimpatrio o migrazione di ritorno.
Il giornale Le Parisien ha citato uno studio Intelcia del 2019 su 800 figli di migranti africani, che ha rivelato che il 71% potrebbe trasferirsi nel paese d’origine dei genitori entro i prossimi dieci anni. Quasi il 40% ha detto che lo farà immediatamente.
Lo studio ha anche rilevato che coloro che provengono dall’Africa subsahariana hanno maggiori probabilità di voler tornare nel Paese dei loro genitori (58%) rispetto a quelli del Nord Africa a maggioranza musulmana, noto anche come Maghreb (42%). Il maggior numero per fascia d’età di coloro che vogliono reinsediarsi sono quelli tra i 24 e i 27 anni.
Un altro studio, condotto nel 2017 dal Gruppo Avako, ha rilevato che il 93 per cento dei cosiddetti “Repats” si è sentito soddisfatto della scelta di trasferirsi nel Paese dei genitori.
Diadié Soumaré, che aiuta i franco-malesi a stabilirsi in Mali, l’ha detto al giornale questa settimana: “Nella regione parigina c’è un bacino di competenze che possono sembrare banali in Francia, ma che sono richieste in Africa”.
Il gruppo AfricaFrancia ha addirittura sostenuto che coloro che emigrano si ritrovano con un aumento del 45 per cento dello stipendio dopo aver trovato lavoro.
Diadié Soumaré è nato in Francia e si è recato in Mali con biglietti aerei scontati, dato che suo padre lavorava all’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi.
Dopo aver scoperto che poteva vendere iPhone in Mali per molto più di quanto li comprasse in Francia, alla fine si è trasferito e più tardi è diventato il primo distributore ufficiale Apple nella capitale del Mali, Bamako, e ora dà lavoro a 20 persone.