È stata Roma ad ospitare l’evento organizzato ogni anno dai gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia in occasione dell’anniversario dell’uccisione di Paolo Borsellino. Nel suggestivo Tempio di Adriano, dove memoria ed attualità convivono perfettamente, sposando appieno il senso dell’iniziativa, si è svolta la quarta partecipatissima edizione di ‘Parlate di Mafia’.
“Quest’anno abbiamo deciso di concentrarci sul traffico di stupefacenti, un fenomeno che incide profondamente sulla sicurezza del Paese e sul tessuto sociale”, spiega l’onorevole Sara Kelany, tra i promotori dell’iniziativa, che aggiunge: “Ogni anno cerchiamo di onorare l’eredità morale e culturale del giudice Borsellino attraverso momenti di riflessione e azioni concrete”.
Colosimo e l’attività della commissione Antimafia: una ricerca complessa per arrivare alla verità
Tra le azioni concrete più rilevanti in tema di lotta alla mafia, non ci si può non concentrare sull’attività della Commissione Parlamentare Antimafia. Ed è la stessa Presidente Chiara Colosimo a descriverne l’intensità:
“Sono stati due anni di lavoro infinito: faldoni, carte mai lette, documenti mai desegretati. Un impegno che ci ha spinto a chiederci perché, dopo 33 anni, certi fatti dovessero rimanere nascosti. Io leggo di valutazioni e interpretazioni, ma quello che conta per noi sono i documenti, i riscontri, le carte ufficiali. È un lavoro faticoso, certosino, ma necessario. Anche nel mio prossimo viaggio in Sicilia continuerò a raccogliere nuovi fascicoli da diverse procure. Non è una ricerca astratta, è un impegno concreto per arrivare alla verità, un lavoro composito e complesso che rivendico”.
E alla domanda sulla presunta pista nera per le stragi di mafia, risponde con sentenza alla mano, che “l’archiviazione, peraltro firmata da un giudice – che non mi risulta un pericoloso eversivo né un fascista – sulla presenza di Stefano Delle Chiaie nel momento della strage di Capaci, mette la parola fine a una serie di ricostruzioni”, per poi aggiungere : “sono sicura che la platea sarà d’accordo, che nessuno di noi intenderebbe fare alcuno sconto a eventuali terroristi ed eversivi che hanno partecipato alle stragi di mafia. Vanno bene tutte le teorie finché non si scontrano con i fatti”.
Ma è nella sua conclusione, in cui risponde alle polemiche sui lavori della Commissione, che raccoglie tutto il calore della platea, culminato in una standing ovation: ”Dico la verità: sono pilotata da quelli che non hanno alcun interesse personale sulle stragi; da quelli che non difendono il loro status quo e la loro carriera, sono pilotata dagli unici che sono così: i figli del giudice Borsellino”.