Parlate di mafia, al via la giornata di lavori di FdI a Palermo

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“Parlate di mafia…Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene”. Questo l’evocativo titolo dell’evento, fortemente voluto e organizzato dai gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia di Camera e Senato, in collaborazione con l’Ufficio Studi del partito, che ha preso il via oggi presso l’Hotel San Paolo Palace a Palermo. 

Il convegno giunge alla sua seconda edizione e rappresenta una preziosa occasione di approfondimento, di dibattito e di riflessione sul complesso tema della mafia. 

A dare il benvenuto agli ospiti, il senatore Raoul Russo che ha portato i saluti del coordinamento provinciale di FdI Palermo, rimarcando come “Il tema della mafia è talmente importante che parlarne non è mai abbastanza”.

“La lotta alla mafia è un tema di scottante attualità. Ma va detto che il clima che si respira oggi è radicalmente diverso da quello che si percepiva nel 1992. Sono stati compiuti enormi passi in avanti, grazie al sacrificio di Falcone, di Borsellino e degli uomini delle scorte. Ciò che accadde nel 1992 fu l’errore più grosso della mafia stragista, perché determinò una forte reazione dello Stato e la reazione civile del popolo siciliano, che in passato è stato troppo volte pavido, silente e persino consociativo, per paura, viltà e anche per retaggi culturali. Oggi siamo felici e orgogliosi di far parte di un partito che su questi temi non accetta lezioni da nessuno, come ha dimostrato sul 41-bis e su altre azioni che il governo Meloni sta mettendo in campo contro la criminalità organizzata”. Ha sostenuto il senatore Salvo Pogliese, chiamato a portare i saluti come coordinatore di Fratelli d’Italia per la Sicilia Orientale.

Carolina Varchi, deputato di FdI e vice -sindaco di Palermo si è detta sorpresa dal leggere certe critiche da chi dopo un lunga carriera in magistratura si è fatto eleggere nelle file del M5s.” La parlamentare, facendo riferimento alle polemiche sulla presenza di Giorgia Meloni in occasione della comemorazione della strage di Via d’Amelio ha dichiarato. -2Mi fa ridere sentire criticare Forza Italia da chi ha governato insieme a loro fino a qualche mese fa. Mi fa specie sentire polemizzare sulle presunte assenze della premier Giorgia Meloni che invece è stata presente a Palermo come ogni anno”.

Polemiche e divisioni che – attacca anche Giampiero Cannella, assessore al Comune di Palermo e coordinatore regionale di FdI per la Sicilia occidentale – sono alimentate dalle sinistre per puri scopi propagandistici. “Credo – ha dichiarato Cannella – che la società civile sia già coalizzata nella lotta alla mafia, poi esistono posizioni che utilizzano alcune narrazioni o alcune declinazioni nella lotta alla mafia per usi politico-propagandistici e in questo senso mi è sembrata davvero stucchevole e fuori luogo la divisione del corteo. Peraltro, non è la sinistra e la destra, ricordo che il 23 maggio eravamo sotto l’albero Falcone con Maria Falcone la Fondazione Falcone, la Cisl: non c’era, dunque, un corteo di destra e uno di sinistra, c’è certamente una frangia dell’antimafia che ritiene di poter dare patenti di legalità, non si sa esattamente in nome di che cosa”. 

E a rispondere alle polemiche sollevate in questi giorni ci pensa anche Giovanni Donzelli, Vicepresidente del Copasir e capo dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, che nel chiudere la parte dei saluti istituzionali e introdurre il panel della giornata rivendica: “Il M5S con la scusa del Covid hascarcerato i mafiosi, mentre noi abbiamo fatto in modo che restassero in carcere. Non dimentichiamo quando Grillo diceva qui in Sicilia che la mafia aveva una sua morale…”. Poi l’orgoglio per aver difeso il 41 bis:  “Noi siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto come maggioranza per difendere il 41bis. Molti hanno chiesto a noi e all’amico Delmastro chi ce lo faceva fare. Certo era più comodo rimanere in silenzio ma non era quello che serviva all’Italia”.

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